Ricevere le bollette di luce e gas, in questi mesi, è preoccupante e ributtante. I rincari hanno aggravato le difficoltà di cittadini ed imprese, che già uscivano economicamente indeboliti dalla pandemia. Preoccupazione per non riuscire a pagarle; disgusto per l’incomprensione di uno stesso “sistema” che da una parte impoverisce la gente e dall’altra procura extra profitti miliardari (quasi intoccabili) per le società energetiche.
Prese in mezzo tra chi diventa più povero e chi si super arricchisce, ci sono le associazioni caritative sollecitate, anzi, soffocate dall’aumento di richieste di aiuto di chi le bollette non riesce a pagarle. Ma anche le associazioni caritative hanno avuto aumenti delle utenze per il servizio che svolgono, a fronte di donazioni più esigue. L’associazionismo caritativo cattolico – e non solo cattolico –, ha da sempre fatto gli equilibrismi per trovare i fondi necessari per aiutare chi era nel bisogno.
Oggi conosciamo la pressione che subisce sotto il peso di tante richieste, probabilmente noi non lo aiutiamo ad aiutare, perché noi pure sotto stress dai rincari; ma non dobbiamo dimenticare il ruolo che gioca, e il rispetto che ha del proprio mandato nonostante le difficoltà, per dare assistenza a tutti. Un ruolo che non è più di sussidiarietà, ma di impegno in prima linea, dove altri si sono diradati. Da una parte ci sono 140 miliardi di euro all’anno, che la Commissione europea punta a recuperare tassando gli extraprofitti (semmai ci riuscisse), da destinare poi a famiglie ed imprese vittime del caro energia, dall’altro ci sono gli “spiccioli” racimolati con fatica dall’associazionismo per aiutare (oggi) a pagare le bollette, che vanno ad aumentare quegli extraprofitti.
Da una parte ci sono 10,5 miliardi di euro che il Governo Draghi aveva previsto di incassare dalla tassa sugli extraprofitti – ma a fine agosto ne era entrato nelle casse dello Stato appena un decimo –, dall’altra c’è l’invenzione della “bolletta solidale” o della “bolletta sospesa” di qualche corpo intermedio che offre soluzioni per l’oggi.
Per alleggerire le bollette ci sono promesse e annunci di bonus, decreti sostegno e stanziamenti pubblici, con tutti i vincoli burocratici e le trafile per ottenerli. Ma il “sistema” non traballa e, davanti a tanta assurdità, domani la bolletta sarà già di nuovo in agguato.