In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne, Marco Sarasso e Maria Cammilleri, soci dei punti vendita Conad di corso Vercelli e viale Liberazione, in collaborazione e con il patrocinio del Comune e l’associazione Casa delle Donne, si sono fatti promotori del progetto “Panchine rosse” per sensibilizzare sul tema della prevenzione di ogni forma di violenza di genere. L’iniziativa è stata lanciata da Conad Nord Ovest nel novembre 2021 e ha raggiunto lo straordinario risultato di 315 panchine rosse donate e installate nelle regioni di competenza.

A Ivrea le panchine sono state installate venerdì nei punti vendita Conad locali.

Presenti alla cerimonia di inaugurazione Ottavia Mermoz dell’associazione Casa delle Donne, il vicesindaco Elisabetta Piccoli, l’assessore alle Politiche sociali Giorgia Povolo e i soci di Conad Nord Ovest Marco Sarasso e Maria Cammilleri.

Sulla panchina rossa è stata applicata anche la targa riportante il numero nazionale antiviolenza 1522 e i contatti del centro antiviolenza locale per emergenze, richieste di aiuto e denuncia. “Con l’installazione di queste nuove panchine rosse vogliamo ribadire con convinzione la nostra vicinanza e il nostro supporto a tutte quelle donne che combattono contro qualsiasi forma di violenza e discriminazione – dicono Sarasso e Camilleri –. Siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno al della Casa delle Donne, che con il suo operato supporta le donne in difficoltà. Un progetto concreto che testimonia l’impegno del gruppo nel sensibilizzare e supportare la comunità, promuovendo comportamenti consapevoli e sostenibili”. “L’installazione della panchina rossa presso strutture commerciale non può che essere positiva. Proprio come per le malattie, la prevenzione è spesso la miglior cura – dichiara l’assessore Giorgia Povolo –. Al termine di un periodo emergenziale come quello del Covid, si stima che le donne vittime di violenza siano aumentate del 119%; ciò ci deve far capire quanto sia necessario arginare tempestivamente il fenomeno sensibilizzando anche i più giovani, affinché crescano nella cultura del massimo rispetto per il genere femminile”.

 

Redazione Web