“Vorrei anche che tutti i giovani di testa e di cuore si unissero in opere di carità e che si formasse per tutto il Paese una vasta e generosa associazione per il conforto delle classi popolari”: questo era il pensiero del beato Federico Ozanam, ispiratore e fondatore della Società di San Vincenzo De’ Paoli.
San Vincenzo che operò in Francia nel 1600 aveva fondato le Compagnie della Carità con il compito di assi[1] i poveri con quella carità evangelica che vede in ogni povero il Cristo sofferente.
Due secoli dopo, prendendo spunto da quell’esempio, Federico Ozanam diede vita insieme a sei compagni di università alle Conferenze di San Vincenzo, mantenendo nel titolo il nome dato ai primi incontri fra gli adepti.
Presente oggi in 154 Paesi con più di 2 milioni di volontari, la San Vincenzo è un’associazione laica di ispirazione cattolica, che promuove ai suoi aderenti un cammino umano e spirituale; i volontari hanno l’obbligo di visitare a domicilio gli assistiti che necessitano di aiuto psicologico oltre che materiale.
A Chivasso essa opera da circa 95 anni e assiste molti concittadini bisognosi con varie iniziative, la più conosciuta delle quali è la raccolta fondi con la capanna posta fuori dal Duomo nei giorni precedenti il Natale, in aggiunta alle offerte lasciate nella cassetta in fondo al Duomo, a destra entrando.
Domenica 27 novembre, nella parrocchia della Madonna del Rosario, si sono festeggiati i “vincenziani”, ovvero i volontari della Conferenza chivassese.
La festa liturgica di San Vincenzo ricorre nel mese di settembre, ma l’associazione ha deciso di festeggiare “quelli che danno una mano” in occasione della prima Domenica di Avvento.
Alle 11 è stata celebrata la Messa, animata dal coro parrocchiale e presieduta da don Giampiero Valerio, che nell’omelia ha sottolineato la forza del volontariato per sostenere chi ha perso il lavoro o ha problemi di salute e si attiva a capire il perché della povertà in certe situazioni; il celebrante ha anche sottolineato che “il cammino dell’Avvento, tempo forte di preparazione e di preghiera, deve essere di sprone all’accoglienza di chi bussa alla nostra porta”.
Durante la celebrazione eucaristica è stata recitata la preghiera dei “vincenziani”, ben rappresentati dal presidente della Conferenza chivassese Luigi Audisio e dalla coordinatrice regionale per il Piemonte e la Valle d’Aosta Angela Bauso.
Al termine della celebrazione, non è mancato un fraterno convivio nei locali del sotto chiesa a cui hanno partecipato circa cinquanta soci: dedotti i costi, parte degli introiti sarà destinata alle attività dalla San Vincenzo chivassese.
Franca Sarasso
Redazione Web