Sceglie di introdurre la Novena al Santo Natale di questo difficile 2022 con un richiamo alla preghiera liturgica che invoca: “Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore. E fa che giunga a celebrare, con rinnovata esultanza, il grande mistero della salvezza”.

Il Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, nella odierna catechesi diffusa via internet, ricorda una “rinnovata esultanza” che forse può faticare a farsi strada nei cuori dell’uomo e della donna di oggi, alle prese con quello che, parafrasando Don Primo Mazzolari potremmo chiamare “il travaglio” dell’ora.

Ma che invece ha ragion d’essere se ci si affida alla Misericordia del Padre, capace di pensare per noi la novità di Cristo.

Sicchè pare particolarmente persuasivo il richiamo del Vescovo all’insegnamento del grande matematico e filosofo Blaise Pascal, di cui restano indelebili anche questa poche altre parole (la sintesi forse più perfetta, eloquente ed affascinante del suo monumentale ed illuminante pensiero): “Dio d’Abramo, Dio d’Isacco, Dio di Giacobbe. Non dei filosofi e dei dotti…Dio di Gesù Cristo”.

Una radicalità ad un tempo esigente ed aperta, offerta a tutti, persino affettuosa, dalle assonanze sorprendenti anche nel pensiero di Bertold Brecht, che apre la porta la Mistero:

“Oggi siamo seduti, alla vigilia
di Natale, noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo:
perchè tu ci sei davvero necessario”.

Sicchè, non paia fuori luogo concludere affidandoci e consegnandoci al Signore della vita: guarda, o Padre, il tuo popolo, perché tu ci sei davvero necessario.