Il cinema è sogno secondo Alfred Hitchcock e, di certo, lo è pure per Steven Spielberg. Il regista americano sorprende gli spettatori rivolgendo uno sguardo più intimo alla cinepresa e raccontando qualcosa di sé, i giochi da bambino e i desideri di adolescente. Non ci sono gli alieni con il volto di E.T. e nemmeno i dinosauri del Giurassico, ma molti dubbi sui rapporti familiari e sul mondo della scuola.
New Jersey, anni ’50. Sammy Fabelman ha sei anni, è un bimbo curioso ed intelligente, ma non vuole andare al cinema, ha timore di quelle immagini di giganti, e poi non sa cosa può succedere quando vede schiantarsi un treno: la mamma Mitzi gli spiega che è come sognare…
E quando grazie al papà comprende che sono immagini fisse e che il movimento può essere governato da un essere umano è fatta: quando riceverà in regalo una piccola cinepresa giocattolo, comprenderà che quello sarà il suo destino.
Sammy comincia ad utilizzare il fantastico gioco con i suoi amici e con i familiari: riesce a girare film western in Arizona (dove si è trasferito con la famiglia) ed intere epopee belliche nate dalla sua fantasia; poi gli anni passano e il giovanissimo protagonista si accorge che la cinepresa riprende alcune situazioni infelici e qualche dissidio nato tra i genitori. Potrà dedicarsi in questo modo alla settima arte e diventare da adulto un grande regista cinematografico…
Possiamo ora dare un’occhiata anche alle piattaforme del web e tralasciare i film dai titoli zuccherosi che ci avvicinano alle festività natalizie: su Netflix è arrivata la serie “Odio il Natale”, prodotta dalla Lux Vide. Racconta il ritratto di una donna che cerca di ritrovare se stessa: Gianna è un’infermiera trentenne ed è contenta del suo lavoro, è single e soddisfatta, ma in famiglia tutti la torturano perché trovi un compagno accanto a sé. La donna decide di seguire il consiglio e di farlo entro il Natale vicino, ma il tempo stringe…
THE FABELMANS
di Steven Spielberg
paese: Usa 2022
genere: drammatico
interpreti: Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Oakes Fegley
durata: 2 ore e 31 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico,
adatto per dibattiti