Terminato lo smontaggio del ponteggio del campanile progettato da Bernardo Vittone, dopo le operazioni di restauro avviate a maggio e finanziate per 140 mila euro dal Ministero dell’Interno e per 50 mila da un cittadino montanarese, che aveva effettuato la generosa donazione in memoria del fratello (si è poi aggiunta un’ulteriore donazione di mille euro di un anonimo montanarese).

La progettazione dell’intervento è stata curata dall’ingegner Paolo Napoli di Studio Sintecna In corso d’opera il Consorzio San Luca – che ha effettuato i lavori – ha dovuto procedere al consolidamento di importanti lesioni nella cella campanaria (dovuto al peso e al movimento delle campane) con l’uso di fibre di carbonio e iniezioni di resine epossidiche.

A oltre 90 anni dall’ultimo restauro (1930, a cura dell’impresario Bernardino Ferreri, ndr) – ha commentato il sindaco Giovanni Ponchia –, è arrivato il momento di riaccogliere il nostro campanile dopo la ‘pitturata’...”.

Per chi si fosse perso la querelle, il termine “pitturata” è una frecciatina lanciata dal sindaco ai consiglieri di minoranza, che lo avevano accusato di aver stornato fondi dal capitolo impianti sportivi (cosa in effetti accaduta) per “pulire la facciata del campanile”.

Ponchia ha voluto infine ringraziare il Nucleo Droni della Federazione nazionale Vigili del fuoco volontari, di cui fa parte anche il montanarese Adriano Cerutti, che ha omaggiato il Comune di un suggestivo video del campanile restaurato (è sulla pagina Fb “Il sindaco di Montanaro informa i suoi concittadini”).

 

Redazione Web