Domenica scorsa, ultima d’Avvento, si è svolto l’ormai tradizionale pellegrinaggio a piedi a Betlemme, cui hanno partecipato fedeli delle parrocchie di Chivasso e di Verolengo.

I pellegrini sono partiti delle rispettive parrocchie e, per vie diverse, sono giunti al Santuario di Gesù Bambino.

I chivassesi, incamminatisi dal Duomo, a partire dalla chiesa della Madonna di Loreto hanno intonato il Santo Rosario.

Guidati dai passi di don Valerio e di don Davide (e che passi…), i pellegrini sono giunti a destinazione prima delle 16, in tempo per la celebrazione della Messa, animata dal Coro del Santuario.

Don Valerio, che ha presieduto la liturgia eucaristica, nell’omelia ha sottolineato l’importanza della figura di Giuseppe, che ha custodito Maria prendendola con sé dopo il sogno, perché la Vergine custodisse a sua volta Gesù.

Giuseppe, oltre a essere uomo giusto, come sottolineava il Vangelo, è uomo che ascolta la voce di Dio e Gli ubbidisce senza porre ostacoli e senza chiedersi il perché.

La fiducia in Dio dovrebbe alimentare la nostra vita, e nelle prove, cui essa ci sottopone, siamo chiamati a lasciare Dio al comando della barca su cui navighiamo.

San Giuseppe, inoltre, insegna all’uomo la consapevolezza di essere custode di ciò che lo circonda, a partire dal creato.

Anche il Natale ha necessità di essere “custodito”: infatti la nascita di Cristo è il centro di tutto.

Se il Natale viene inteso solo come luci, regali e tutto ciò che ci viene proposto dal mondo – ha concluso il celebrante – è una festa che non dice nulla e non ha alcun senso“.

Franca Sarasso

 

Redazione Web