Attivissima, di questi tempi, l’Associazione Organi del Canavese – nata dall’idea di un gruppo di giovani organisti e appassionati eporediesi per valorizzare l’arte e la cultura organaria del Canavese e della Diocesi di Ivrea in particolare –, che è pronta a dare avvio alla prima edizione del Festival “Geni organisti del XIX secolo”.
In occasione degli anniversari di nascita di Padre Davide da Bergamo e di Vincenzo Petrali, rispettivamente il 21 e il 22 gennaio, Aodc ha pensato di omaggiare quelli che sono stati i principali esponenti della letteratura organistica italiana ottocentesca con una rassegna annuale e itinerante, anche nell’ottica di valorizzare i numerosi strumenti storici presenti nel Canavese e sul territorio limitrofo.
L’esordio è fissato per domenica 22 gennaio alle 16,30, quando il maestro Massimo Gabba (docente al Conservatorio di Novara), alla consolle del pregevole organo Serassi 1821, offrirà un programma musicale interamente dedicato ai due “festeggiati”, Padre Davide da Bergamo e Vincenzo Petrali.
L’evento sarà realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Artev e la Parrocchia di San Martino e con il patrocinio del Comune di Azeglio.
Il festival, patrocinato anche da associazione Giuseppe Serassi e Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, proseguirà con altri tre eventi a febbraio: una conferenzaconcerto nella parrocchiale di Montanaro (domenica 5 alle 15,30), in collaborazione con l’associazione Antichi Organi del Canavese e l’organologo Adriano Giacometto e con il patrocinio del Comune di Montanaro, seguita da due Messe organistiche “alla maniera di Padre Davide da Bergamo” domenica 19 febbraio nella chiesa del Ss. Salvatore a Ivrea (alle 9) e in Duomo a Chivasso (alle 18,30).
Le esecuzioni musicali durante la conferenza-concerto saranno affidate ai giovani organisti dell’Aodc Emanuele Racco e Silvio Rossini, mentre per le Messe organistiche si alterneranno Silvio Rossini, Damiano Maria Vallero (a Ivrea) e Matteo Saverio Grasso (a Chivasso), quest’ultimo organista titolare del Duomo di Valenza.
Due note, infine, su Massimo Gabba, protagonista del concerto azegliese: nato nel 1973, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Alessandria diplomandosi in pianoforte, organo, clavicembalo, composizione e didattica strumentale. Contestualmente agli studi accademici, ha frequentato importanti master-class e, in seguito, ha studiato improvvisazione sotto la guida di Frédéric Blanc.
Organista eclettico, è specializzato nel repertorio romantico; ha tenuto concerti per i più importanti festival organistici nazionali e internazionali e nel 2017, nel cinquantenario della costruzione del grande organo Ruffatti del Duomo di Monreale, ha riproposto lo stesso programma che Fernando Germani eseguì all’inaugurazione, nel 1967.
Dal 2012 inizia a incidere per Brilliant Classics, suonando in prima mondiale l’opera omnia di August Gottfried Ritter e l’integrale delle sonate per organo di Ignazio Cirri. L’album “Handel, Romantic Organ Transcriptions”, edito anch’esso da Brilliant, ha ottenuto vastissimo consenso; nel 2018 ha eseguito in concerto (e registrato per l’etichetta Elegia) le trascrizioni wagneriane di Lemare. Sempre per Elegia ha inciso la propria trascrizione per Organo solo dei Concerti op. 4 di Haendel. Al Conservatorio “Cantelli” di Novara è titolare della cattedra di Organo principale, ed è organista della Cattedrale e della chiesa di San Paolo in Casale Monferrato
Redazione Web