Quella dedicata a San Antonio Abate, che si è svolta domenica 15 gennaio a Pont Canavese, è stata finalmente una festa nel segno della ritrovata normalità, dopo gli oltre due anni di restrizioni (più o meno utili e sensate) che, in molti casi forse ancor più della stessa malattia arrivata dalla Cina, hanno devastato la vita di milioni di italiani. Occasioni come questa festa, dedicata al Santo patrono delle attività agricole e degli animali, possono dunque diventare un’importante occasione di incontro e di riconciliazione, nel segno di valori e tradizioni di solidarietà legate a un mondo contadino che, nel corso dei secoli, ha saputo superare ben peggiori pestilenze, guerre e rivolgimenti economici e sociali di portata epocale.
“Finalmente è ritornato ad essere il vero Sant’Antonio del mese di gennaio – afferma soddisfatto Giovanni Costanzo, assessore all’agricoltura del Comune di Pont Canavese –, con i priori Giada Roncaglione Tet e Luca Bresciani che ringrazio per tutto l’impegno profuso per riportare questa tradizionale manifestazione di nuovo alla normalità, dopo il lungo periodo del Covid”.
E la risposta degli agricoltori e degli allevatori delle valli Orco e Soana e di tutto l’alto Canavese è stata davvero confortante, come anche quella dei proprietari degli animali da affezione che hanno affollato la Messa nella chiesa parrocchiale di San Costanzo, a cui ha fatto seguito la benedizione, dal parte del pievano di Pont don Aldo Vallero, degli animali e dei numerosi mezzi agricoli presenti sia sul piazzale della Lea che in piazza Craveri.
“Ringrazio tutti gli allevatori e i coltivatori che, anche in questo momento di crisi del settore agricolo dovuto a forti rincari dei prezzi, siccità e danni della fauna selvatica, hanno voluto essere presenti a questo appuntamento – aggiunge ancora l’assessore Giovanni Costanzo –. Un ringraziamento va anche agli organizzatori della manifestazione e al consigliere regionale Mauro Fava che, oltre ad essere presente nei giorni di festa come oggi, lo è sempre a fianco degli allevatori, attento alle loro problematiche sul nostro territorio”.
Dopo la benedizione dei mezzi è stato offerto un rinfresco da parte degli organizzatori, e quindi è partita la lunga sfilata degli oltre 35 trattori presenti, lungo le vie del paese di fondovalle fino a raggiungere il salone polivalente di via Roma, dove la giornata di festa si è conclusa con il pranzo seguito dalla lotteria e dall’incanto.
m.p
Redazione Web