Nel novembre del 2017 il Papa visitò Myanmar e Bangladesh. Il tema più delicato del viaggio riguardava la situazione del perseguitato popolo Rohingya. Per accettare l’invito del governo birmano il Papa aveva chiesto di poter incontrare i Rohingya. Così avvenne, in un commovente scambio di sguardi e parole, anche se, durante il viaggio, Francesco nominò il nome del loro popolo solo a Dhaka in Bangladesh, dopo aver lasciato il Myanmar.

Domenica scorsa, dopo la preghiera dell’Angelus, Francesco ha rivolto i suoi auguri ai popoli che celebrano il Capodanno Lunare, specialmente in Asia ed in Estremo Oriente. Mentre milioni di persone, soprattutto in Cina, festeggiano, c’è chi soffre e non va abbandonato. Soprattutto chi è oggetto di persecuzione, come i cristiani del villaggio Chan Thar in Myanmar. Il villaggio e l’antica chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione sono stati messi a fuoco dall’esercito che si accanisce contro chi è estraneo al conflitto birmano e, soprattutto, non può difendersi.

Come il popolo Rohingya, così oggi i cristiani sono perseguitati. Chan Tar è uno dei villaggi dei discendenti dei missionari e degli avventurieri portoghesi che arrivarono in questo Paese 500 anni fa. Queste piccole comunità hanno vissuto per secoli in pace e armonia con la maggioranza buddista: per questo odiate dal Potere! Purtroppo la violenza investe da anni tutto il Paese, nel silenzio della comunità internazionale. Solo la voce del Pontefice ricorda i più piccoli e deboli! E non è la prima volta!

Nei Paesi dell’Estremo Oriente esistono piccole comunità di cristiani nell’oceano di grandi religioni e popoli: i semi sparsi da Francesco Saverio e dai missionari hanno dato frutto duraturo.

Nel mio paese vive una famiglia che viene dallo Sri Lanka. Maria Anusha (“Stella del mattino”) è fedele alla Messa feriale che frequento. Quando la scorgo, mentre si reca alla statua della Madonna, mi commuovo pensando a questi cristiani, fedeli alla Chiesa cattolica nei secoli in terre lontane, tra dolori e persecuzioni (ricordiamo gli attacchi alle chiese cattoliche il giorno di Pasqua del 2019 che causarono oltre 250 morti), come accadde al loro padre fondatore.

“Non puoi nemmeno immaginare quanto sono stato perseguitato a Malacca. Mi dirigo alle isole di Canton, nell’impero della Cina, abbandonato da ogni umano favore” (Francesco Saverio)