Le Suore di Betania del Sacro Cuore sono in lutto per la morte della loro consorella Suor Maria Giacinta, al secolo Giuseppina Pili, della quale ci mandano questo ricordo.
Nata nel 1935 a San Vero Milis, in provincia di Cagliari, apparteneva a una famiglia numerosa: 6 figli, uno dei quali drammaticamente perito in un incidente insieme al padre quando Giuseppina era ancora giovanissima.
La mamma, donna di fede, fece grandi sacrifici per accudire e allevare da sola i figli e contava molto sull’aiuto di Giuseppina, che cresceva intanto nella fede aiutata anche dalla frequenza all’Azione Cattolica della parrocchia ove un buon sacerdote, don Ignazio Cabiddu, l’aiutò molto a scoprire la sua vocazione religiosa.
Giuseppina conobbe Betania per mezzo della lettura del Bollettino.
Il 29 gennaio 1961 venne per la prima volta a Betania e nel 1962 partì definitivamente dalla sua cara Sardegna, lasciando la sua famiglia per iniziare il cammino della vita religiosa, in cui l’era dato il nome di Suor Maria Giacinta.
Fece la prima Professione il 17 ottobre 1965 e quella perpetua il 10 ottobre 1970.
Suor Maria Giacinta era dotata di una indole buona, semplice e retta, molto aperta e generosa.
Lavorava volentieri nell’orto, nel cucito, nell’infermeria e in cucina. Aveva uno sguardo buono su ogni sorella e ringraziava il Signore che le aveva dato sorelle buone e sapeva scusare sempre.
Nelle varie case in cui la portò l’Obbedienza – a Morzano, Alassio, Roma, Villasimius – usava ripetere: “Volentieri accetto questa nuova obbedienza, per poter essere utile in questa Comunità e per offrire tutto per i sacerdoti”.
E quando la sua salute cominciò a darle problemi, disse: “Riguardo al diabete, pazienza, mi devo sopportare pazientemente per vivere serena e buona e anche nell’ottimismo. Questo chiedo a Gesù nella meditazione, aprendo la giornata con amore e serenità… la nostra vita procede bene, sempre fedele alla preghiera, e al ritmo quotidiano, tutto fiorisce ed è bello”.
Accettò serenamente la sua infermità, accogliendo sempre serena le consorelle nella sua cameretta all’infermeria; poco a poco, andava così preparandosi, con la lampada accesa, all’incontro con lo Sposo che avvenne sabato sera 14 gennaio, lasciandoci in una grande pace, lei che è stata sempre strumento di pace nella sua vita religiosa.
Suor Maria Giacinta ha vissuto veramente ciò che scrisse la nostra fondatrice Madre Luisa Margherita (Diario intimo, Giugno 1891): “Andare a Dio, seguire la propria strada: Tu, Signore, me l’hai destinata da tutta l’eternità: se anche fosse molto più aspra, la dovrei percorrere e la percorrerò. La tua grazia mi sosterrà”.
Redazione Web