Ogni conflitto ha le sue vittime innocenti: nella guerra delle multe, tra gli altri, i medici di famiglia. Grazie a un talloncino posto sul cruscotto dell’auto (“medico in visita urgente domiciliare o impegnato in situazione di emergenza sanitaria”) i medici, fino a qualche tempo fa, potevano parcheggiare quasi ovunque e liberamente (a patto, ovviamente, di non occupare i posti per i disabili) per recarsi a effettuare le visite a domicilio, o per avere la macchina vicina allo studio, per ogni necessità. Potevano anche parcheggiare, per gli stessi motivi, nelle strisce blu senza pagare il posteggio.
Da gennaio le cose sono cambiate: qualcuno ha deciso che non doveva più funzionare così, e in uno stesso giorno cinque o sei medici sono stati multati. “Provate a pensare nei mesi invernali, con il picco dell’influenza e 15 visite da fare – racconta il dottor Giuliano Gamba, uno dei 25 medici di famiglia che hanno lo studio in città -: se si parcheggia nelle strisce blu, dovremmo cercare il parcometro, mettere 50 centesimi e ripetere l’operazione a ogni visita. Non è una questione di denaro, ma di tempi che si moltiplicano. Ci propongano una cifra forfettaria per tutto l’anno… Anche se pagare per svolgere un pubblico servizio non mi sembra così logico”.
Le multe variano dal massimo di 85 euro per un divieto di sosta a 35 per il mancato pagamento del ticket delle strisce blu. “Non vogliamo privilegi, ma chiediamo di essere rispettati in qualità di liberi professionisti incaricati di un pubblico servizio e deputati alla cura dei cittadini, tanto negli studi medici, quanto a domicilio, per coloro che per motivi di salute non possono recarsi negli studi” ha dichiarato Antonio Barillà, referente dei medici di famiglia della Città di Chivasso, che si appresta a inviare una lettera al sindaco Claudio Castello.
Dal Comune fanno sapere che, al momento, non ci sono soluzioni per esentare i medici e per capire se al momento della contestazione della multa il medico fosse effettivamente nell’esercizio della sua professione. Ma se nel 2018 il Comune non riesce a operare un controllo di questo genere (vigili che aspettano il medico vicino all’auto, controllo della targa… A tal proposito vedere un telefilm poliziesco ogni tanto aiuterebbe), allora siamo messi davvero male…