L’Associazione di Storia e Arte Canavesana (Asac) è particolarmente felice per la ripresa “del maggiore evento eporediese”, dopo la sosta forzata a causa della pandemia nell’ultimo triennio: e per questo ha deciso di proporre ai soci – e a tutti i canavesani interessati – la riproduzione anastatica a grandezza naturale di quello che a buon diritto va considerato come uno dei primi manifesti del Carnevale d’Ivrea, stampato dalla Tipografia Garda nel 1868 (10 anni esatti dopo l’istituzione della figura della Mugnaia).
Grazie alla disponibilità dell’Auser, l’iniziativa è stata presentata al pubblico ieri, sabato 4 febbraio alle 18, nella sede del sodalizio in via Arduino 109 (Castellazzo): all’appuntamento interverranno i personaggi dello Storico Carnevale.
L’immagine riprodotta, la “Zappata dello scarlo” del lunedì grasso sulla piazza municipale, è ben nota, mentre non si può dire altrettanto del suo autore, che a tutt’oggi è sconosciuto.
Lo storico Lorenzo Faletto, nel volume “Il Carnevale di Ivrea nelle antiche stampe” riferisce tra l’altro: “… Dalla matrice lignea originale utilizzata per la presente tavola furono tratte varie incisioni. Una delle più antiche reca la data del 1888…”.
Il direttivo dell’Asac ricorda che dell’incisione riprodotta sulla stampa, risalente a venti anni prima, nell’ultimo secolo e mezzo abbondante si erano perse le tracce, al punto da risultare sconosciuta agli storici e agli appassionati delle “carnascialesche cose”.
La stampa è completata da due colonne laterali di testo, con il “Regolamento per le feste” (un vero e proprio “Proclama del Generale”, che all’epoca era Giuseppe Aldisio), il “Programma delle feste” e la canzone “Origine del Carnovale” del professor Ferdinando Bosio.
La stampa, di cui sono stati tirati 300 esemplari numerati, è distribuita a fronte di un’offerta minima di 20 euro, con sconto di 5 euro per i soci in regola con la quota 2022.
Per averla è sufficiente rivolgersi alla Libreria Garda di via Palestro, scrivere a tistella.tiz@gmail.com o telefonare al 347/80.42.690 e al 389/92.32.305.
Il ricavato servirà all’Asac per l’organizzazione delle attività programmate per il 2023.
Redazione Web