Dalla Romania al Marocco: è questa – relativa alla sezione dedicata alle produzioni artistiche internazionali – la principale novità della 62a Mostra della Ceramica di Castellamonte, che si svolgerà dal 19 agosto al 10 settembre prossimi.
L’obiettivo è quello di ripetere, e possibilmente superare, gli ottimi consensi di critica e di pubblico registrati dall’edizione 2022, quella del rilancio dopo gli anni di sospensione legati alla pandemia.
Proprio sulle basi di quel successo si stanno muovendo gli organizzatori per programmare il prossimo evento.
“Formula vincente non si cambia”, si potrebbe dire parafrasando un celebre slogan. E, in effetti, molte sono le conferme già annunciate: a partire da quella del curatore artistico Giuseppe Bertero, cui è stata riaffidato anche il ruolo di patron del concorso internazionale “Ceramics in love”, competizione che riscuote un sempre maggior successo con la presenza di opere provenienti da ogni angolo del mondo.
Sarà riproposto anche il concorso internazionale “Ceramiche sonore”, per ampliare ulteriormente la già corposa sezione di fischietti in terra rossa ospitata al Centro congressi “Martinetti”.
Promossa a pieni voti anche la Rotonda Antonelliana come suggestiva e monumentale location espositiva, a fianco degli altri siti presenti in città.
Dati e numeri più dettagliati sul resto del programma si sapranno nel corso dei sei mesi che ci separano dall’evento.
Di tempo ce n’è ancora molto, ma la conferma che si voglia sfruttarlo al meglio si è avuta già la scorsa settimana, quando il sindaco Pasquale Mazza è volato a Roma per incontrare l’ambasciatore del Marocco in Italia, al fine di illustrare la manifestazione e stendere un progetto di collaborazione per ospitare le eccellenze dell’artigianato marocchino a Castellamonte, insieme a quelle di tutti i centri della nostra penisola tradizionalmente vocati alla lavorazione della Terra Rossa e riuniti nell’Associazione Italiana Città della Ceramica.
Redazione Web