La Giornata della Vita Consacrata, a San Benigno Canavese, non può che porre al centro l’esperienza della Congregazione Salesiana, il carisma educativo di San Giovanni Bosco, ispiratore di migliaia di vocazioni, maschili e femminili, quest’ultime nella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Ospite d’onore, quindi, anche se in qualche modo “di casa” all’Abbazia di Fruttuaria, Don Pier Majnetti, Direttore della Scuola parificata e del Centro di formazione di Piazza Guglielmo Da Volpiano, punto di riferimento educativo per un vasto territorio. L’esperienza educativa del Sacerdote salesiano non ha bisogno di presentazioni, essendo stato Direttore del prestigioso Collegio Valsalice di Torino.

Presente anche Valentina Gili Borghet, Consacrata all’Ordo Virginum ed originaria di San Benigno.

L’Abate Parroco, Don Mario Viano, ha organizzato una momento semplice e, ad un tempo, coinvolgente e solenne, chiamando i religiosi e tutto il popolo di Dio, lo scorso 2 febbraio, proprio all’antica Abbazia.

Qui, nel celebrare la ricorrenza della “Candelora”, non si è certo messo da parte il ricorrente tema scritturale che vede il passaggio “dalle tenebre alla sua mirabile luce” (1Pt, 2, 9-10). Una breve processione nel chiostro, al lume di candele che diffondeva la prima luce ha preceduto la S.Messa.

La celebrazione è stata presieduta dall’Abate Parroco e l’omelia dettata proprio da Don Pier Majnetti.

Un momento forte di ecclesialità semplice ed essenziale e, ad un tempo, capace di ravvivare sentimenti di unione  e fraternità, richiamando la necessità di porre al centro la missione di sempre: contribuire alla crescita dei giovani; una crescita a tutto tondo. Crescita nelle fede, crescita della persona, crescita culturale, senza sottrarsi alla dimensione “civile” della chiamata, per essere davvero buoni cristiani ed onesti cittadini.