Martedì 14 febbraio, alle 21 alla Libreria Mondadori, Danilo Zaia presenterà “Dalla paura alla vanità. La storia del Carnevale di Ivrea”, edito da Baima e Ronchetti.
A dialogare con lui, gli storici Franco Quaccia e Fabrizio Dassano, e Maurizio Leggero, ex Generale del Carnevale.
Ingresso libero.
L’autore offrirà ai presenti notizie inedite, frutto di documenti rinvenuti successivamente alla stesura del libro: da dove nasce storicamente la Mugnaia; qual era la maschera territoriale che verosimilmente connotava le feste giovanili medievali da cui si originò poi l’attuale carnevale; il senso di appartenenza e la violenza che caratterizzavano le badie giovanili canavesane (da cui è poi derivato lo Stato Maggiore); perché il Rione del Borghetto si chiama Croazia.
Danilo Zaia, eporediese classe 1957, dopo gli studi di Giurisprudenza si è occupato professionalmente di organizzazione associativa nel mondo sportivo e del tempo libero.
Appassionato di storia locale e di musica, è autore di numerosi articoli su giornali locali (in particolare sul nostro Risveglio Popolare) e testate nazionali.
Fa parte del direttivo dell’Asac (Associazione di Storia e Arte Canavesana) “Se una miriade di domande (Il Carnevale ha un senso? Cosa significano realmente i gesti, i riti che compongono la festa? E questo senso coincide con il significato attribuito al Carnevale da chi vi partecipa? E perché chi vi partecipa tende a dare una motivazione al suo gesto? E tale motivazione rimane costante nel tempo?) fioriscono trasversalmente ad ogni Carnevale, questo è il testo in cui trovare risposte da cui ripartire”: lo scrivono, nella loro prefazione al volume, Gabriella Gianotti e Franco Quaccia, che del Carnevale eporediese sono considerati tra i maggiori (probabilmente i massimi) esperti.
Redazione Web