IVREA – Grande festa sabato 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, per celebrare l’erezione canonica della Congregazione dell’Oratorio di Ivrea avvenuta l’8 dicembre 2022 per decisione della Santa Sede. Alle 10,30 in Cattedrale ad Ivrea, è stata celebrata la Santa Messa di ringraziamento presieduta dal Procuratore Generale dei filippini, l’italiano padre Michele Nicolis, a cui ha assistito anche il Vescovo Edoardo. Abbiamo chiesto ai padri dell’Oratorio di San Maurizio ad Ivrea – Andrea Plichero, Riccardo Bigi, Samuele Menini e al chierico Alessandro Codeluppi – di farci capire meglio il senso della festa.

Quale il significato della celebrazione di sabato mattina in Cattedrale?
E’ stata l’occasione per rendere grazie al Signore e alla Vergine Maria per il dono dell’erezione canonica della nostra Comunità. Alla presenza del Vescovo Edoardo, il Procuratore Generale ha consegnato il rescritto con cui la Sede Apostolica ha eretto in Congregazione la Comunità oratoriana di Ivrea. Il decreto è dell’8 dicembre 2022, solennità dell’Immacolata Concezione; per questo si è scelta come data per la celebrazione di ringraziamento l’11 febbraio, memoria dell’apparizione della Vergine a Lourdes. Queste due date esplicitano inoltre la profonda convinzione di San Filippo, il quale diceva che è Maria Santissima la Madre e la fondatrice della Congregazione.

Alla luce di tutto questo, assumono ora per noi un significato del tutto particolare le parole pronunciate nel 2012 dal nostro Vescovo, pochi giorni dopo la sua ordinazione episcopale, in occasione dell’VIII Congresso generale: “Tutto il cristianesimo è nato nel grembo della Vergine nel momento in cui Ella disse il suo sì, ed il Verbo si è fatto carne. Non c’è nuovo inizio nella storia del cristianesimo che non passi attraverso la carne ed il cuore di Colei che è la Madre della divina Grazia. E l’Oratorio di Padre Filippo fu uno di questi nuovi inizi, ogni Congregazione oratoriana nata lungo i secoli, fino all’ultima in ordine di tempo, è uno di questi nuovi inizi, il riaccadere dell’esperienza dell’Inizio da cui tutto è partito”.

Quest’anno ricorre il IV centenario della Canonizzazione di San Filippo Neri. Che significato assume per la Famiglia oratoriana il riconoscimento di una nuova comunità?
Si tratta di un ulteriore e singolare dono della Provvidenza. Lo scorso 12 marzo, in occasione dell’apertura dell’Anno giubilare, grazie alla felice intuizione del Procuratore Generale, la Famiglia di tutte le Congregazioni oratoriane sparse nel mondo ha donato al Santo della purezza e della gioia un giglio d’argento, segno di gratitudine e affidamento; l’artistico giglio è impreziosito da un nastro che riporta incisi i nomi di tutte le Congrega-zioni oratoriane esistenti (allora 87) seguiti dalle parole “e tutte le altre che la Provvidenza costituirà”.

È motivo di profonda commozione constatare che la Provvidenza ha disposto che, in soli quattro mesi, il numero salisse a 89; oltre a quella di Ivrea, infatti, il 14 settembre, è stata riconosciuta anche quella di Lorient in Francia, il cui Preposito sarà presente alla celebrazione di sabato in rappresentanza dei suoi confratelli e degli Oratori francesi.

Dall’8 settembre scorso, quando, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella, il corpo di San Filippo è stato nuovamente esposto alla venerazione dei fedeli il giglio d’argento si trova avvolto dal braccio destro del Santo e vicino al suo petto, a simboleggiare l’amoroso abbraccio di Padre Filippo a tutti i suoi figli.

Chi si è unito a voi nella celebrazione di ringraziamento?
Oltre a tanti confratelli sacerdoti della nostra Diocesi, hanno preso parte anche alcuni padri e chierici provenienti dalle Congregazioni oratoriane del Nord Italia. I confratelli diocesani che non hanno potuto essere presenti perché impegnati nelle celebrazioni parrocchiali o in pellegrinaggio a Lourdes, ci hanno assicurato la loro vicinanza e il loro ricordo nella preghiera. Hanno partecipato al Ringraziamento anche le comunità religiose e i fedeli che abbiamo incontrato e conosciuto in questi anni di ministero. Questa espressione di partecipazione e vicinanza, sia spirituale che fisica, è per noi motivo di grande gratitudine e segno del sincero affetto che sentiamo da parte della nostra Diocesi, che esprime così tangibilmente la sua gioia per la nascita di questa nuova società di vita apostolica.

Da parte nostra non possiamo che ringraziare di cuore il nostro Vescovo Edoardo, l’allora rettore del Seminario monsignor Roberto Farinella, e tutti i confratelli che, nel 2014 ci hanno accolto come seminaristi per il progetto di fondazione di una comunità oratoriana nella diocesi di Ivrea.

In cosa consiste lo specifico di una Congregazione oratoriana?
Ogni Congregazione segue il modello di vita sacerdotale vissuta comunitariamente nella condizione di preti secolari (cioè non legati a voti religiosi), così come avvenne nella Congregazione romana nata dall’intuizione e dal cuore di San Filippo.

Come dicono le Costituzioni, i membri di ogni Congregazione si impegnano a vivere la comunione fraterna in una vita di famiglia e, cosa che li caratterizza rispetto ad altri Istituti, operano in un forte legame con la vita della Diocesi. Sempre sull’esempio di Padre Filippo, gli oratoriani si dedicano alla propria e all’altrui santificazione in tutte le forme del ministero sacerdotale, con particolare riguardo all’istruzione, alla direzione spirituale, alla predicazione, all’apostolato liturgico, al culto eucaristico e alla devozione mariana, riservando una speciale attenzione ai giovani.

Questa è la strada che abbiamo cercato di seguire in questi anni di formazione oratoriana e che ora desideriamo continuare a percorrere con sempre maggiore slancio apostolico e zelo.

c.m.z.