Penultimo spettacolo della rassegna “Andiamo a teatro”: sul palcoscenico la compagnia amatoriale Nuova Filodrammatica Carruccese che ha presentato una commedia brillante firmata da Eduardo de Filippo e Armando Curcio, adattata in piemontese da Massimo Torrelli, dal titolo “La fortuna con la Effe maiuscola”.
Giovanni Marchisio si è ridotto in povertà con investimenti sbagliati e vive in uno scantinato con Maddalena, la moglie, e il nipote Pauluccio, cinquantenne un po’ scemotto che però sa fare bene i conti. La fame è il leit motiv che percorre i tre atti.
Ma un giorno si presenta la moglie di un avvocato che propone a Giovanni, per diecimila lire, di firmare un documento in cui dichiara di essere il padre di una sedicente baronessa (in realtà figlia di padre ignoto) che necessita di uno straccio di pedigree per sposare un nobile.
Giovanni firma senza sapere che il fratello Federico, emigrato in America dove ha accumulato una grande fortuna, lo ha lasciato erede universale di un notevole patrimonio: se però si intestasse una figlia non sua, l’eredità sfumerebbe, in favore di questa nuova e inattesa figlia. Sta per soccombere alla sfortuna, quando invoca la possibilità di dichiarare di aver firmato un falso e riesce con un escamotage a salvarsi in corner.
Accanto a Giovanni, una serie di personaggi molto particolari: a parte Pauluccio, che a ogni piè sospinto sostiene di essere ammalato, ma in realtà è un gran pelandrone, una moglie fedifraga, un marito cornuto, una portinaia linguacciuta, un notaio scaltro che sa dare le dritte giuste per ottenere l’eredità.
Riduzione in vernacolo carruccese perfetta, attori tutti assai validi e disinvolti sul palco.
Da segnalare Massimo Torrelli che interpreta Giovanni il quale, senza scimmiottare, dà l’impressione di avere lì il grande Eduardo. Moltissimi applausi dal pubblico anche a scena aperta.
La compagnia di Carrù è attiva dal 1978 e ha portato sulle scene varie opere teatrali di pregio come “Pignasecca e Pugnaverde” del grandissimo Gilberto Govi, opere di De Filippo come “Non ti pago” e “Uomo e galantuomo”, o “La giara” di Pirandello.
Ultimo spettacolo sabato 18 marzo: il Gruppo Teatro Carmagnola presenterà la pièce “Madama Sopata”.
Franca Sarasso