Cinque sono state le funzioni liturgiche celebrate nella Comunità pastorale del Duomo di Chivasso per l’inizio della Quaresima, con il rito dell’imposizione delle Ceneri: tre in Duomo, una a Castelrosso e una a Boschetto.
Il prevosto don Davide ha così offerto, a tutti quelli che lo hanno desiderato, la possibilità di ricevere le ceneri, distribuendo le funzioni nel corso della giornata: davvero a misura di impegni lavorativi.
L’ultima celebrazione è stata quella di Boschetto alle 20,30.
Tutte sono state molto frequentate.
Alle funzioni in Duomo erano presenti anche don Lorenzo e don Valerio, quest’ultimo solo alle 17: ambedue hanno anche amministrato il Sacramento della Riconciliazione.
Alle 17, in Duomo, c’erano molti ragazzi del catechismo con loro familiari, ma anche tanti altri fedeli.
Nell’omelia il celebrante ha menzionato i tre pilastri della Quaresima: preghiera, digiuno ed elemosina.
Ha invitato a partecipare ad almeno una Messa feriale nel corso della settimana, a pregare la Via Crucis in comunità e a pregare per la pace, ha ricordato che il digiuno deve essere inteso come rinuncia all’uso sfrenato dei media, alle troppe parole che escono dalla nostra bocca, al desiderio di mettersi in mostra ed infine, per quanto riguarda l’elemosina, ha messo in luce che gli atti d’amore verso il prossimo sono l’elemosina più gradita a Dio.
Ricordando la prima lettura, tratta dal libro di Gioele, ha spiegato il significato del cuore lacerato.
“Dio non vuole – ha detto – che il nostro cuore sia lacerato e in angoscia, ma vuole che il nostro cuore sia aperto alla Grazia e che ascoltiamo la parola di Dio”.
Venerdì scorso alle 16, come in tutti i venerdì di Quaresima, si è poi pregata la Via Crucis, animata dai rappresentanti dei gruppi parrocchiali: lettori, catechiste, Caritas, Avulss, Oftal.
L’instancabile don Lorenzo ha preparato diverse dispense con brani della Sacra Scrittura, meditazioni, preghiere e canti appropriati, per seguire Gesù sulla via dolorosa.
Alla funzione di venerdì scorso sono intervenuti parecchi fedeli; a seguire quella celebrazione, la liturgia eucaristica.
Franca Sarasso
Redazione Web