“Fahrenheit 451” farà il bis al Teatro “Giacosa” il prossimo 17 marzo alle 20,30 nell’ambito di Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022.
Stiamo parlando dello spettacolo teatrale già messo in scena all’interno delle mura della casa circondariale eporediese e che ha tra i suoi attori anche alcuni carcerati.
Lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Ray Bradbury, è stato allestito da attori della compagnia chivassese Teatro a Canone e da persone detenute a Ivrea, si avvale della regia di Luca Vonella ed è l’esito finale del laboratorio teatrale “Leggendo evado”, condotto da Anna Fantozzi, che Teatro a Canone ha realizzato all’interno del carcere.
Alla fine dello spettacolo è previsto un momento di dialogo con gli artisti e saranno raccolti fondi (a offerta libera) per sostenere le attività culturali della casa circondariale.
L’intera iniziativa sarà anche oggetto di un prodotto audiovisivo curato da Chiara Crupi, Università La Sapienza di Roma.
L’evento del 17 marzo ha il patrocinio del Comune di Ivrea, è sostenuto dal garante delle persone private della libertà di Ivrea e realizzato con la partecipazione e collaborazione della casa circondariale di Ivrea, della Associazione Volontari Penitenziari “Tino Beiletti”, de Il Mutamento Zona Castalia, Teatro a Canone, Cpia4 Torino, “Arterie” festival di teatro diffuso e Casa di Carità Arti e Mestieri.
L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione: inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica leggendoevado@gmail.com.
Nel romanzo fantascientifico di Bradbury, “Fahrenheit 451”, scritto nel 1956 e ambientato in una società distopica, i libri vengono messi al rogo da un plotone di pompieri, non già addestrato a spegnere incendi, ma ad arrestare i lettori e ridurre in cenere le pagine scritte di qualsiasi volume.
Ma i protagonisti, spinti dalla curiosità si mettono a leggere, diventano uominilibro, imparando a memoria un testo per custodirlo oltre la guerra…
Per chi non lo sapesse, 451 gradi Fahrenheit è la temperatura alla quale la carta s’incendia
Redazione Web