Non solo Zac! nel Consiglio comunale di lunedì scorso.
Ma è certo che il dibattito sullo spinoso argomento era atteso da tutti: innanzitutto dai consiglieri di minoranza che avevano introdotto una mozione – non specifica, ma che comunque toccava il tema da vicino – dal titolo “fair play istituzionale in vista delle elezioni”.
Un modo per sollecitare l’Amministrazione comunale a non assumere iniziative e decisioni precipitose e vincolanti a ridosso delle elezioni di maggio.
Il dibattito era atteso anche dalla maggioranza che, forte dell’ordine del giorno sul tema degli spazi (e quindi delle attività) del Movicentro, doveva annunciare la propria determinazione a procedere alla regolarizzazione del contratto e al nuovo bando; dalla delegazione di una decina di rappresentanti dello Zac! – capeggiata dalla presidente Lucia Panzieri –, saliti in sala consiliare con tanto di narcisi in mano e un cartello che non lasciava dubbi su come fosse stata interpretata l’azione della Giunta nei loro confronti: “Basta pregiudizi”; e se lo aspettava il gruppo di amici e simpatizzanti dello Zac! rimasti in piazza davanti a Palazzo Civico ad ascoltare e applaudire gli interventi dei consiglieri di opposizione e a fischiare quelli di maggioranza.
In quel Consiglio, il sindaco Stefano Sertoli ha potuto fare la sua relazione sullo stato economico e finanziario delle partecipate del Comune, l’assessore alla Cultura Costanza Casali giustificare e difendere le sue scelte sia sugli orari della Biblioteca civica che su Ivrea Capitale del Libro, argomenti sui quali, nei loro interventi, le opposizioni non avevano fatto mancare critiche e osservazioni.
Poc’altro.
L’attesa era per lo Zac!: cosa si sarebbe detto e cosa si sarebbe fatto di quelle interpellanze e mozioni, che a un certo punto – infatti – sono state accorpate per diventare una discussione unica e organica. Sebbene con dei distinguo di non poco conto all’interno della Giunta – espressi dal sindaco Sertoli da una parte, dalla sua vicesindaca Elisabetta Piccoli dall’altra –, l’iter per il nuovo bando è partito dopo la bocciatura della mozione, e sarà pubblicato prima delle elezioni.
Il primo cittadino ha difeso l’esperienza positiva dello Zac! per la città, persino si è commosso parlandone bene, ha detto di essere minoranza all’interno della sua stessa maggioranza… ma con essa non ha strappato, e alla fine ha votato contro la mozione.
Il suo pensiero era certamente rivolto all’obiettivo del Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria martedì 28 marzo: approvare il bilancio di previsione 2023-2025 (che deve ottenere il via libera entro fine mese) senza correre il rischio di non avere i voti della maggioranza che lo sostiene.
E dunque cadere.
La linea da tenere l’aveva dettata poco prima Elisabetta Piccoli, che ha la delega al Bilancio: ha pigiato l’acceleratore sulla necessità di accatastare diversamente i locali, ora che il Comune ha acquisito la proprietà dell’area da Fs, pensando al bar-ristorante (che avrebbe dovuto essere solo a sostegno delle attività culturali, ma che nel tempo ha assunto i contorni di un’attività tipicamente commerciale, avendo un fatturato di 400 mila euro l’anno); togliendo l’uso esclusivo dell’atrio allo Zac!, anche in virtù del fatto che già nel 2014 quello spazio era concesso solo saltuariamente per eventi pubblici; e quindi procedendo al bando pubblico – al quale per altro Zac! potrà partecipare, è stato fatto presente – per la gestione dei suddetti spazi (gestione globale o suddivisa spazio per spazio, entrambe le ipotesi restano in campo) prima delle elezioni del 14 e 15 maggio.
Ed è quanto avverrà.
Rispetto a tale accelerazione le opposizioni si sono dette stupefatte, e hanno fatto notare che negli scorsi cinque anni l’Amministrazione, ad esempio, non ha saputo portare a termine la variante al Prg: ora, in scadenza di mandato, vuol fare tutto…
Hanno poi ribadito di vedere, dietro le manovre della Amministrazione Sertoli, una posizione ideologica contro lo Zac!: esperienza che non piace anche se – si è sostenuto dai banchi della minoranza – manca il coraggio di dirlo apertamente.
Il prossimo Consiglio è convocato, dunque, per martedì 28 marzo, per l’urgenza di approvare il bilancio previsionale dei prossimi tre anni.
Ancora una volta Maurizio Perinetti per il Pd, Francesco Comotto per Viviamo Ivrea e Massimo Fresc per il Movimento 5 Stelle hanno firmato una mozione specifica sulla concessione dei locali del Movicentro.
Dopo aver elencato i lati positivi di quella esperienza quinquennale e i rischi di non sostenibilità per un futuro utilizzo di spazi “spezzettati”, hanno chiesto che il Consiglio comunale impegni sindaco e Giunta a trovare soluzioni senza mettere in discussione o in concorrenza lo Zac! attraverso un bando; hanno chiesto altresì che il presidente del Consiglio comunale convochi una conferenza dei capigruppo per esaminare congiuntamente le possibilità di salvaguardare tale esperienza.
Una mossa senza speranze: semmai fosse approvata, porterebbe alla revoca della delibera di Giunta sul bando.
Difficile – anzi, impossibile – credere che l’iter avviato venga stoppato da una simile mozione che, stando ai precedenti dell’altra sera, non ha alcuna possibilità di raccogliere i voti sufficienti per essere approvata.
O no?
c.m.z.
Redazione Web