Domani sera, venerdì 31 marzo, alle 20.30 in chiesa parrocchiale si rinnova come ogni anno un atto di fede e perenne gratitudine a Maria, per la miracolosa guarigione delle bovine fra il 1743 ed il 1744, avvenuta dopo due giorni ininterrotti di preghiere dei sangiustesi davanti all’effige della Vergine.
All’epoca una terribile pestilenza stava decimando una delle principali fonti di sostentamento dei “gerbolini”, che riuniti ai piedi di Maria videro accolte le loro richieste d’aiuto celeste, e asciugate le lacrime versate.
Come avveniva in quel tempo lontano, i fedeli si riuniranno domani sera per la celebrazione di una solenne Messa seguita dalla fiaccolata per le vie del paese; la vetrata sarà illuminata con l’immagine di Maria, che si vedrà anche in lontananza.
Un voto e una promessa che si tramandano di generazione in generazione, da oltre due secoli, nel venerdì precedente la Settimana Santa, vissuto come un giorno festivo tanto caro ai sangiustesi di ieri, come quelli di oggi e di domani.
Redazione Web