Siamo solo a fine marzo e già il Piccolo Carro di Chiaverano ha portato a termine impegni importanti.

Proseguendo nel progetto “Attorno al tavolo delle opportunità” – grazie al bando VivoMeglio della Fondazione Crt – continuano le collaborazioni con eventi e associazioni per l’allestimento di buffet solidali, realizzati con propri prodotti: come quello per il concerto dell’Eusam Duo, organizzato da “Morenica” al Teatro “Bertagnolio” a Chiaverano o quello del 6 marzo scorso, per una visita alla Consulta per le persone in difficoltà (Cpd) di Torino del ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli e dell’assessore Regionale Chiara Caucino; o, ancora, quello che è stato proposto, venerdì 31 marzo, alle 21 al Pensatoio di Salerano, in occasione della presentazione del libro di Paolo GhiggioTorino provincia di campioni” (i cui proventi, lo ricordiamo, vengono destinati dall’autore proprio al Piccolo Carro): con Ghiggio e i ragazzi presenti anche la sindaca Tea Enrico, il giornalista Danilo Glaudo e l’editore Helena Verlucca.

“Crediamo nell’unità e nel mettere insieme energie, ideali e desiderio di curare il territorio in cui viviamo” spiega Maria Teresa Mestriner, presidente del Piccolo Carro, che coordina la piccola e operosa comunità dei suoi ragazzi, in cui si vive e si lavora collaborando tutti insieme nel rispetto della persona, dei tempi e della singolarità di ciascuno.

Non solo cucina, comunque: le attività riguardano anche lavorazione dell’argilla, tessitura, falegnameria e serra ortoflorovivaistica, che si è ulteriormente ampliata con la coltivazione di piccoli frutti e la messa a dimora e la cura di un uliveto.

E nell’ottica del prendersi cura del territorio è stato intrapreso mesi fa, e finalmente concluso, l’impegnativa attività al Santuario di Nostra Signora Regina di Monte Stella di Ivrea, recuperando un terrazzamento adiacente la struttura (foto).

Coadiuvati da volontari e giardinieri, i ragazzi dell’associazione hanno ripulito la zona incolta, trasformandola ne “L’orto degli ulivi“, piccola oasi di pace in cui potersi rilassare, meditare e pregare. “Essere sorretti da ideali e valori morali porta a una consapevolezza interiore: costruire ‘umanità’, ognuno con le proprie capacità e possibilità”  conclude Mestriner.

Anche questo è parte del progetto di vita del Piccolo Carro: costruire e tessere relazioni che uniscono e superano ogni barriera, per favorire il miglioramento della qualità della vita e l’integrazione nella società dei ragazzi disabili.

Paola Ghigo

Redazione Web