Più di 700 persone nella scorso fine settimana (25/26 marzo), in occasione alla 31a edizione delle Giornate Fai di Primavera, hanno visitato il Santuario della Madonna del Bosco, che quest’anno festeggia i suoi primi 400 anni.

Grande la soddisfazione degli organizzatori – la delegazione d’Ivrea e Canavese del Fondo Ambiente Italiano, supportata dall’associazione locale ‘L Gavason e dal Comune –, che parlano di successo al di là delle più rosee previsioni.

Da sottolineare il fatto che, nella circostanza, sono stati esposti per la prima volta una serie di fogli di un antico antifonario, recentemente restaurati, conservato nel retro altare del Santuario: un restauro finanziato dal Lions Club Rivarolo Canavese occidentale, grazie a un service che i soci hanno sostenuto a partire dal 2021.

La delicata operazione è stata svolta dalla ditta AuriFolia Restauri, che ha il suo laboratorio a Cuorgnè.

Gli antifonari erano volumi in cui venivano raccolti i canti della liturgia: per quanto riguarda il presente restauro, i fogli sono stati separati e incollati su tele di cotone, per poi essere disposti tramite telai sul retro dell’altare principale.

Quasi certamente il volume si è danneggiato nel corso del 19° secolo: l’intervento voluto dai Lions è servito a salvaguardare i (non molti) fogli ancora leggibili.

In essi sono stati individuati canti di genere diverso, da quelli che accompagnavano le stazioni della via Crucis ad altri elevati alla Madonna per la protezione dalla peste.

L’intervento è stato di tipo conservativo: la superficie è stata liberata da importanti strati di polvere che impedivano la lettura, e nonostante lo sbiadimento degli inchiostri, divenuto irreversibile, la pulitura ha consentito una migliore lettura dei testi e la comprensione del loro significato.

Redazione Web