Di fronte ad un pubblico numeroso e partecipe, un grande evento culturale è tornato nell’abbazia di Fruttuaria, venerdì 31 marzo, con la presentazione del doppio volume “Guglielmo da Volpiano – Un monaco per l’Europa”, che ha come autori monsignor Pier Giorgio Debernardi e il professor Stefano Benedetto.
L’opera è frutto di un lungo impegno di revisioni e di integrazioni partito dal 1990, anno della prima edizione, cui ha plaudito il moderatore e organizzatore della serata, Maurizio Filippini del Centro culturale “Guglielmo da Volpiano”: un lavoro al quale gli autori hanno dedicato nuove ricerche, nuovi testi, nuove fotografie, nuovi documenti per giungere a due testi decisamente nuovi nei contenuti e nelle impaginazioni (dell’editrice Effatà di Cantalupa).
Il professor Stefano Benedetto, autore della parte documentaria, si è soffermato sul metodo di ricerca dei testi ormai millenari che circondano la figura di Guglielmo, nonché della loro proposizione e traduzione.
Il professor Marco Notario ha commentato con grafici e foto lo sviluppo storico dell’Abbazia di Fruttuaria, dalla sua fondazione fino al glorioso evento della sua riscoperta.
Profondissime le analisi sull’essenza del monachesimo medievale a cura del professor Alfredo Lucioni, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, una delle voci più autorevoli negli studi su Guglielmo, Fruttuaria e le sue dipendenze.
Ovviamente il momento più emozionante è stato quello dell’intervento di monsignor Debernardi (vescovo emerito di Pinerolo oltre che indimenticato parroco-abate di San Benigno), denso di ricordi della sua ex parrocchia con la sua storia, la sua vitalità e la grandezza d’animo del suo fondatore.
Le riflessioni sono giunte in un videomessaggio dal Burkina Faso, martoriato Paese africano dove monsignor Debernardi sta svolgendo la sua opera missionaria: nel merito c’è stato l’intervento di Sergio Pezzutto per una solidarietà attiva tra San Benigno e quella nazione.
Infine il vice-sindaco Michele Cavapozzi, alla presenza dell’abate don Mario Viano e del vicario generale monsignor Gianmario Cuffia, ha consegnato una targa al professor Lucioni, come inizio di una iniziativa che il Centro culturale “Guglielmo da Volpiano” intende avviare: un riconoscimento ogni anno a chi si è distinto nella rivalutazione di Fruttuaria.
Redazione Web