Dopo 3 anni di sospensione causa pandemia, questa sera, venerdì  7 aprile, Venerdì santo, torna a Pont “La Strada della Croce”, la sacra rappresentazione della Passione di Cristo in costumi d’epoca.

Sono passati giusto quarant’anni dalla sua prima edizione quando, nell’ormai lontano 1983, “un nutrito gruppo di pontesi guidati dagli allora pievano monsignor Lorenzo Patrito e viceparroco don Aldo Vallero, animati da tanta buona volontà e da una fede maturata nella tradizione cristiana, avevano voluto proporre ai fedeli una Via Crucis vissuta con costumi e scene d’epoca”, come ricordano gli attuali organizzatori.

Da allora “La Strada della Croce” collezionò ben 13 edizioni, con il percorso che si snodava lungo la strada da piazza Sant’Anna di Oltresoana fino al grande prato davanti all’antichissima chiesa di Santa Maria, a fianco del monte Uliveto e dell’antico cimitero, dove la sacra rappresentazione si concludeva con la crocifissione e la resurrezione di Gesù.

Poi, dopo un lungo periodo di stop, nel 2019 la comunità parrocchiale pontese aveva deciso di riproporla, seppur adattandone scene e dialoghi e portandola all’interno e, in parte, all’esterno della chiesa parrocchiale di San Costanzo, in pieno centro del paese.

Poi però, come detto all’inizio, le restrizioni seguite al diffondersi del Covid hanno nuovamente fermato la sacra rappresentazione per ben tre anni, ma la volontà di riprendere questo momento di fede cristiana alla fine ha prevalso su tutte le molteplici difficoltà organizzative: “Grazie alla tenacia e alla buona volontà di un nutrito gruppo di persone quest’anno “La Strada della Croce” sarà riproposta, sempre in San Costanzo – spiegano gli organizzatori – portando così a compimento la 15a edizione, anche a ricordo dei tanti amici che non ci sono più”.

La sacra rappresentazione, che inizierà alle 21, avrà come scenari in parte l’interno della chiesa parrocchiale, dove saranno rappresentate le scene dell’ultima cena, l’orto degli ulivi, il tradimento di Giuda, l’arresto di Gesù, il Sinedrio e Caifa, Pilato e il rinnegamento di Pietro.

Poi ci si sposterà all’esterno, partendo dal sottostante Parco Mazzonis, e saranno messe in scena la condanna dei due malfattori e di Gesù, con la salita al Calvario durante la quale Gesù incontrerà la Madre, la Veronica e il Cireneo: infine, sulla scalinata antistante San Costanzo, il momento drammatico della crocifissione, per poi rientrare in chiesa per l’ultima scena di Gesù che appare in cenacolo la sera di Pasqua per annunciare la sua Resurrezione.

Al termine il pievano di Pont don Aldo Vallero proporrà una breve riflessione a conclusione della sacra rappresentazione.

La Strada della Croce per noi non vuole essere una rappresentazione teatrale – sottolineano ancora gli organizzatori – ma bensì una liturgia per rivivere, fedeli ai testi evangelici, i momenti più salienti della passione, morte e resurrezione di Cristo, unico salvatore del mondo”.

Marino Pasqualone

Redazione Web