Grandi progetti per Filo-Centro per le famiglie del Consorzio InReTe.
Venerdì 7 aprile, nel corso di un evento affollato da mamme e neonati, è stata presentata la proposta di 10 incontri settimanali di spazio gioco, con attività e proposte ogni volta diverse, dedicati alle famiglie con bambini da 0 a 10 anni.
Le attività partiranno il 22 aprile alle 9,30 e si svolgeranno sia negli allegri locali della sede in via Ravaschietto 31, sia al parco giochi.
Tra le attività proposte rientrano anche le iniziative di “Nati per leggere”, che ribadiscono a genitori e adulti in generale che non è mai troppo presto per avvicinare i bambini ai libri.
“La Biblioteca di Ivrea si è infatti attrezzata a misura di piccolissimi, col Pit Stop dell’Unicef: fasciatoio, poltrona per allattare, poltroncina più piccola per eventuali fratellini e, soprattutto, libri di ogni tipo e adatti a ogni fascia di età per iniziare a leggere” spiega Viviana d’Onofrio, responsabile e referente del progetto “Nati per leggere” che riunisce in rete componenti bibliotecarie, sanitarie, scolastiche nonché librerie ed educatori, finanziato da Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo. Libri che tramite il suono della voce della mamma, riconosciuto dai piccoli per averlo ascoltato quotidianamente nei nove mesi di gestazione, diventano un abbraccio di parole, oltre a essere stimolo visivo e di capacità relazionali e cognitive.
Infine, l’aspetto relazionale tra mamme, importante per la condivisione di emozioni, dubbi, e perché no, solitudini, si può sviluppare attraverso il progetto “Mamme di corsa”, gruppi di cammino per gestanti e genitori dell’Asl To4, che si svolgono il lunedì a Ivrea, il mercoledì a Ciriè, il giovedì a Borgiallo e Castellamonte e il venerdì a Cuorgnè, con partenza alle 10.
Il titolo non deve spaventare: lo scopo ultimo è una passeggiata di benessere, in compagnia, sotto la guida di walking leader attenti alle esigenze dei partecipanti, che spinga letteralmente le persone fuori casa per ritagliarsi un attimo di sano esercizio fisico, unitamente a momenti di condivisione.
Ma anche altre proposte esterne saranno bene accette.
Come chiarisce l’educatrice e coordinatrice del Centro per le famiglie Paola Chadel, “nel corso dei nostri incontri del sabato si potranno anche invitare esperti che trattino argomenti proposti dalle mamme e dalle famiglie. Finalmente dalle consulenze genitoriali individuali, inevitabili durante la pandemia, si torna a progetti in presenza e di gruppo. Non discriminiamo nessuno… quindi ai nostri progetti possono partecipare anche i papà!”.
Paola Ghigo
Redazione Web