La toponomastica cittadina si arricchirà presto di due nuove denominazioni per ricordare e onorare degnamente altrettante importantissime figure della storia rivarolese del Novecento: lo storico arciprete di San Giacomo monsignor Luigi Mabrito (1931-2007) e il sindaco e imprenditore Giuseppe Ponchia (1923-2007). La decisione è stata messa nero su bianco in una delibera approvata martedì 11 aprile dalla Giunta guidata dal sindaco Alberto Rostagno. Già definiti anche i luoghi che ospiteranno le targhe: “Largo Monsignor Luigi Mabrito” sarà il nome della sinora anonima rotonda adiacente la chiesetta della Consolata, all’incrocio tra Via Trieste, via Vallero e la strada di accesso all’Urban Center “Il Gigante”; il centralissimo viale alberato compreso tra piazza Chioratti e Corso Italia diventerà invece “Allea Giuseppe Ponchia”.
La data dell’intitolazione non è ancora stata fissata, ma considerando che il percorso burocratico è snello (si tratta di siti che non richiedono attribuzione o cambiamento di numeri civici) e che non comporta particolare impegno di spesa, il tutto dovrebbe venire realizzato a breve.
L’impulso a dedicare una strada a don Mabrito è giunto dallo storico locale ed ex-sindaco Riccardo Poletto, che nell’ottobre scorso aveva avanzato alla Giunta (“facendomi interprete dei desideri di diverse persone di Rivarolo”, precisava) la richiesta, suggerendo “la piazzetta di fronte alla cappella della Consolata, una chiesetta che don Luigi amava molto e della quale ha sempre curato il decoro, come d’altra parte di tutti gli edifici sacri sotto la sua giurisdizione” nei 39 anni in cui fu arciprete di San Giacomo.
Quanto a Ponchia – a più riprese assessore, vicesindaco e dal 1970 al 1975 sindaco della città, oltre che promotore del Ciac – è evidentemente apparso opportuno dedicargli la parte di allea prospiciente l’abitazione in cui risiedeva e le attività commerciali tutt’oggi gestite dagli eredi.
Redazione Web