A cento anni dalla nascita di Giorgio Soavi (1923-2008) la Città di Ivrea, in sinergia con l’associazione Archivio Storico Olivetti, ha inteso ricordarlo dedicandogli una mostra al Museo civico “Pier Alessandro Garda”.
“L’arte raccontata da Giorgio Soavi per il centenario dalla nascita” propone un allestimento piuttosto rivoluzionario: fino al 30 aprile ci sarà un ologramma di Soavi che parlerà con la sua voce al pubblico (la mostra proseguirà comunque, sino al 26 novembre… anche senza di lui).
Giorgio Soavi, entrato nell’orbita olivettiana a soli 24 anni, ha costruito nel tempo una densa e intrigante corrispondenza con moltissimi artisti all’interno della sua straordinaria attività per l’Ufficio Progettazioni Speciali.
A lui si devono iniziative aziendali quali l’avvio della produzione di un’agenda da tavolo (la prima nel 1969 con gli acquerelli di JeanMichel Folon) durata 30 anni, la nascita di una collezione di libri strenna aziendali con opere della letteratura mondiale illustrate da artisti che si imporranno sulla scena internazionale (da Roland Topor a Ludmil Siskov, da Bruno Caruso a Rosario Morra), produzione di multipli, oggetti di design e opere grafiche a tiratura limitata come oggetti regalo da parte dell’azienda (dal foulard di Folon al press papier da lui stesso disegnato, dal multiplo di Theimer a quello di Mitoraj).
La mostra propone l’intreccio di oltre cento opere d’arte della raccolta Olivetti – oggi Tim – (da Theimer a Bottoni a Mattioli a Vallorz, da Marini a Ferroni, da Selden a Scalco) e scritti editi di Soavi.
“Un cowboy tra i pittori” – così Giuliano Briganti definisce Soavi – che frequenta e sceglie a suo gusto, dando vita a moderne “historiettes” sugli artisti del ‘900 e avendo un controcanto nelle straordinarie mostre e iniziative editoriali realizzate per Olivetti in almeno tre decenni.
Organizzazione e coordinamento della mostra, nonché l’ideazione dell’allestimento sono stati curati da Costanza Casali, assessore alla Cultura, come nelle mostre precedenti del ciclo “Olivetti e la cultura nell’impresa responsabile”, mentre il progetto scientifico è di Paola Mantovani (Museo “Garda”) e Marcella Turchetti (Archivio Storico Olivetti).
Queste ultime accompagnano il pubblico alla scoperta del percorso e delle opere esposte: le visite, della durata di un’ora circa, sono riservate a gruppi di massimo 25 persone, e si terranno nei venerdì 21 aprile e 5 maggio alle 16,30 e nelle domeniche 14 e 28 maggio alle 16.
Prenotazione obbligatoria: musei@comune.ivrea.to.it o 0125/41.05.12.
L’esposizione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di Albertina e Michele Soavi e di Rosario Morra e Gloria Vianello, Natalia Corbetta, Maurizio Bottoni, Davide Pizzigoni, Gianni Biolcati e Sidonella Vanelli, nonché del personale del Museo civico, dell’associazione Archivio Storico Olivetti e dell’Archivio Tim.
Per maggiori informazioni: www.museogardaivrea.it, musei@comune.ivrea.to.it.
Redazione Web