Sono passati 500 anni da quella Domenica in Albis del lontano 1523, ma la devozione del popolo di Dio che è in Rivarolo Canavese per la Santissima Annunziata non è mai venuta meno ed è sempre viva: così, anche in questo 2023, domenica scorsa 16 aprile, Ottava di Pasqua, tanta gente si è stretta attorno alla sacra effige della Beata Vergine Maria.
La Tradizione fa memoria di un evento prodigioso, ancor oggi capace di evocare un disegno provvidente di una “salvezza” preparata per ciascuno di noi dalla Misericordia del Padre.
Fu proprio un segno di misericordia l’avere preservato, 500 anni fa, la statua della Madre di Dio da un’esondazione delle acque del Torrente Orco.
L’immagine di Maria fu prodigiosamente preservata da ogni danno, conservata alla venerazione dei fedeli e da allora collocata nella sede della Chiesa di San Michele, dove ancora oggi si trova nell’altare laterale a lei dedicato, opera della ineguagliabile arte del Vittone.
Alle 11 la Santa Messa è stata celebrata in San Michele dal viceparroco don Antonio Luca Parisi, il quale ha poi presieduto la seguente processione per le vie del borgo detto appunto dell’Annunziata.
Erano presenti, oltre ad un buon gruppo di fedeli, il Prevosto don Raffaele Roffino, il Sindaco Alberto Rostagno con esponenti dell’Amministrazione comunale, la banda cittadina e i componenti della Compagnia della Santissima Annnunziata.
Questi ultimi hanno portato in processione il nuovo quadro della Madonna, benedetto nell’occasione, che rappresenta il mosaico dell’annunciazione presente sul muro di una casa del borgo dove la processione ha sostato per cantare il Regina Coeli.