“Quando si conclude una carriera, si portano con sé ricordi, esperienze belle e brutte, ma di certo anche tanta soddisfazione. Si lasciano colleghi, amici, ma non si lascia mai il senso di appartenenza, anche senza più la divisa, all’Arma dei Carabinieri”.
Si è congedato così il luogotenente Giuseppe Pittaluga, comandante della Stazione dei Carabinieri di Montanaro che, dopo aver prestato servizio nell’Arma a partire dalla metà degli anni ‘80, è andato in pensione proprio nel giorno del suo compleanno, il 17 aprile scorso.
Pittaluga ha iniziato la sua carriera a Milano per poi trasferirsi a Torino, dopo il concorso per sottufficiali; ha quindi rivestito incarichi di responsabilità nell’ufficio bilancio del Comando Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta. Ma è nel 1997 che diventa punto di riferimento importante per tutto il chivassese, quando assume l’incarico di comandante della stazione di Verolengo, che ha competenze anche sui territori di Torrazza e Rondissone.
In quel periodo è riuscito a riportare ordine sulle strade del territorio, dove i problemi legati alla prostituzione erano davvero pesanti.
Nel 2000 ha avuto un ruolo cruciale durante i drammatici giorni dell’alluvione.
Ma in particolare il suo nome rimane legato alla soluzione del “Caso Scarsella”, parrucchiere di Verolengo, scomparso il 5 agosto 2002 e ritrovato cadavere in un bosco a Pratoregio di Chivasso il 4 settembre dello stesso anno: un caso che attirò l’attenzione dei media nazionali.
Dal 2015 ha assunto il comando della Stazione di Montanaro e sul territorio ha messo a frutto l’esperienza maturata negli anni precedenti.
Il suo futuro lo vede attraverso una frase di Eliot: “Il tempo futuro è contenuto nel tempo passato”: per lui, ciò che saremo è ciò che siamo stati.
Redazione Web