La web community PiazzaEporedia ritorna a parlare del nuovo ospedale di Ivrea, uno dei suoi cavalli di battaglia.
E lo fa a seguito di alcune affermazioni di Andrea Cantoni, candidato sindaco del centro-destra.
Per chiarezza è bene sottolineare che fondatori di Piazza-Eporedia sono Massimiliano De Stefano (foto a sinistra) e Bruno Tegano, entrambi ex consiglieri comunali, entrambi candidati nella lista Azione-Italia Viva a sostegno del sindaco uscente Stefano Sertoli.
Passiamo alla querelle.
“Cantoni – fa sapere la web community – ha ipotizzato che la Regione possa ripensarci sull’ospedale di Ivrea, per guardare a un progetto più ambizioso quale un ospedale del Canavese. Da costruirsi non più a Ivrea ma nell’area di Scarmagno. In pratica, la Regione dovrebbe disfare il percorso fatto finora e lanciare una nuova mega proposta. Cioè buttare la progettazione del nuovo ospedale mentre altre città piemontesi sono pronte a passare alla fase definitiva per l’avvio dei lavori della costruzione di nuove strutture ospedaliere”.
Situazione curiosa, si evidenzia, con la destra locale a mettere in dubbio la scelta della destra regionale proprio nel momento finale di un iter tortuoso e mille dibattiti.
“Cantoni – viene detto – in un solo colpo ha sconfessato la Giunta regionale, in primis l’assessore alla sanità Luigi Icardi, e gli impegni presi anche da esponenti della Lega, come il deputato Alessandro Giglio Vigna e il vicepresidente della commissione regionale Sanità Andrea Cane”.
Per quella che oggi è “la più grande azienda di Ivrea” viene preconizzata una lenta fine, “mentre magari Cantoni troverà il tempo e il modo di suggerire alla Regione dove trovare i soldi per una ciclopica struttura e spiegare ai cittadini i tempi del suo sogno. Speriamo che questi tentennamenti non vengano recepiti a livello regionale, sennò siamo veramente messi male”.
PiazzaEporedia rivolge dunque un invito al candidato sindaco e alla sua coalizione: sollecitino una chiara risposta alla Regione Piemonte, almeno prima delle prossime elezioni regionali, per il nuovo ospedale di Ivrea nell’area ex Montefibre e il recupero operativo delle altre strutture canavesane “già esistenti e smantellate con grave disagio per cittadini e sanità pubblica”.
Redazione Web