Incontrarsi a teatro per parlare di vino può sembrare insolito: in realtà, sabato scorso, il Teatro “Giacosa” si è rivelato luogo ideale per “raccontare” la Cantina della Serra, in occasione del 70° compleanno.
Durante il talk show si è compreso che il vino della Serra morenica è il nettare di questo territorio: racchiude sole, lago, colori, profumi… e anche competenza, esperienza, impegno, passione, lavoro. Si è capito che il vino riconduce al territorio e alla sua gente: a chi vuole saperne di più, parla di storia, cultura, tradizioni e, soprattutto, di amicizia.
Marco Peroni ha brillantemente guidato l’evento; una brillante Lucia Pavignano ha raccontato la storia della Cantina in veste di socia.
Renata Boratto, storica e ricercatrice, ha ricostruito, a partire dal Medioevo, le vicende legate alla viticoltura, ha documentato la presenza di vigneti a Piverone fin dai Consegnamenti del 1580 e, dal Catasto del 1770, ha identificato le aree di coltivazione.
Bruno Brunello ha illustrato l’evoluzione della superficie destinata a vigneto, sulla base di pazienti rilievi catastali.
Anna Schneider, la più grande ampelografa italiana, ricercatrice Cnr, ha presentato caratteristiche e storia dei vitigni autoctoni più antichi per recuperare o proteggere le specie che potrebbero andare perdute.
L’enologo Vittorio Garda ha spiegato l’evoluzione delle tecniche di vinificazione; Luciano Laiolo, responsabile dei vigneti, ha ricordato l’impegno per il territorio e le sofisticate tecniche per la lotta integrata agli infestanti, sviluppata con centraline di rilevazione e con app innovative; il giovane socio Marco Godone ha evidenziato l’importanza dei giovani per il futuro e per la staffetta generazionale. Italo Ollearo, presidente onorario, memoria storica, ha raccontato la sua esperienza; l’attuale presidente Ivo Actis Dana ha ricordato i dubbi e le emozioni prima di accettare un ruolo così impegnativo… e dalla voce trapelava l’entusiasmo con cui svolge la sua attività.
I Piccoli Cantori della Valle Sacra, guidati dal maestro Marco Picchiottino, hanno salutato il folto pubblico con allegri canti popolari a tema, salvati dall’oblio da Amerigo Vigliermo.
Va ricordato che, negli ultimi anni, la sede della Cantina di Piverone è stata integralmente rinnovata, dotata di impianto fotovoltaico, di nuove strutture per lavorazione uve, di una nuova linea di imbottigliamento, di un moderno punto vendita, divenuto luogo d’incontro per eventi sul territorio, di nuova rampa d’accesso; si è provveduto alla tinteggiatura e alla creazione di un altro vigneto sperimentale.
Lo Statuto non prevede compensi a presidente e consiglio di amministrazione: la loro attività viene svolta a titolo gratuito.
Per questo la gratitudine e il ringraziamento dei soci va a tutti loro e all’apprezzato e beneamato presidente Actis Dana, che dal 2014 gestisce la Cantina con competenza, passione e dedizione.
La festa di compleanno, iniziata venerdì 5 per i soli operatori, con presentazione del sito, mostra fotografica, degustazione vini e visita ai vigneti su un vecchio torpedone, è proseguita fino a domenica.
Il pranzo sociale ha riunito 120 persone, accomunate da un grande senso di appartenenza e dall’orgoglio di formare un’unica “famiglia”, capace di tener viva, sulle pendici della Serra d’Ivrea, l’antica coltura della vite.
Premiati i soci di terza e quarta generazione, pronipoti dei fondatori; intitolata la nuova sala di imbottigliamento vini a Vittorio Boratto, che diede impulso alla cooperativa e la accompagnò, con lungimiranza, per lunghi anni.
Al pranzo era presente anche il socio più anziano, Antonio Flecchia, classe 1922: 100 anni e 6 mesi!
Per info: www.cantinadellaserra.com, shopcantinadellaserra@gmail.com.
Piera Monti
Redazione Web