La situazione in cui versa il sistema sanitario nazionale e locale e le sue ripercussioni sulla vita dei pensionati, insieme ai provvedimenti, in particolare sul tema della fiscalità, che il Governo sta prendendo, sono stati i temi al centro del dibattito dell’assemblea dei sindacati dei pensionati svoltasi al Teatrino Civico.
Si sono susseguiti gli interventi dei tre segretari: Laura Seidita di Spi-Cgil, Donato Valente di Uilp e Anna Casali di Fnp-Cisl.
Il diritto alla salute è uno dei diritti fondamentali dei cittadini, in particolare riguarda pensionati e anziani, categorie più di altre colpite da malattie croniche, che richiedono cure ed esami continui.
Seidita ha lanciato l’allarme: “Abbiamo la sensazione che le persone non partecipino, si stiano rassegnando e rivolgendo al settore privato. Questo è un errore, il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e la sanità deve essere pubblica. Gli anziani sono i più fragili, quelli che ne hanno maggiormente bisogno; ma il rischio è che il settore sia sempre più segnato dalle diseguaglianze economiche: non deve passare il messaggio che chi ha più risorse riesce a curarsi meglio…”.
Il tema è stato approfondito nel pomeriggio, quando i tre segretari hanno incontrato il presidente del Ciss, il Consorzio intercomunale per i servizi socio-sanitari, dottor Antonio Barillà, per parlare soprattutto di sostegno alla non autosufficienza.
Fra i provvedimenti urgenti che servirebbero a migliorare la qualità di vita dell’intera categoria, la riforma della Sanità di base e l’abbattimento delle liste d’attesa.
I pensionati, è stato ricordato, oggi rappresentano due facce di una stessa medaglia: da un lato sono un “costo” per la Sanità (cure e terapie), dall’altro un’importante risorsa per la comunità, a partire da quella familiare.
Si è discusso anche di riforma del Fisco e lotta all’evasione, che consentirebbe il recupero di risorse preziose da investire in settori cruciali come Sanità, appunto, o Istruzione, indispensabile per il futuro del Paese. I sindacati pensionati intendono chiedere all’Amministrazione comunale un incontro per verificare lo stato di attuazione del Protocollo d’intesa sull’invecchiamento attivo siglato nei mesi scorsi.
Redazione Web