(gabriella franzino – edy guglielmetti) – Nella navata della chiesa parrocchiale di Feletto risuonano nuovamente le possenti note del Sontuoso Organo Serassi.
Sabato 20 maggio si è tenuto un concerto per organo e trombe nella chiesa dedicata a S. Maria Assunta.
L’evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Feletto in collaborazione con l’Associazione Organistica del Canavese (AODC), giovane realtà culturale per valorizzare l’arte e la cultura organaria del Canavese e della Diocesi di Ivrea.
I vari brani, che hanno spaziato tra opere di J.S.Bach, G. Frescobaldi, T. Albinoni, A. Corelli, C. Gounod e molti altri, sono stati magistralmente eseguiti, all’organo, dai maestri Maurizio Palazzo, Maestro di Cappella e organista titolare del Santuario di M. Ausiliatrice in Torino e dal giovane Istvan Bàtori, laureato in musica sacra e organo, in clavicembalo e direzione corale; e alle trombe dai maestri Roberto Ferioli e Renzo Olivetto Baudino.
Notevole l’adesione dei cittadini a questa iniziativa, compresa la presenza, oltre che del Sindaco di Feletto Cristina Ferrero e dell’Amministrazione, che hanno con convinzione sostenuto il progetto, anche quella molto gradita di diversi sindaci dei paesi limitrofi, che hanno apprezzato le caratteristiche foniche e meccaniche, per alcune delle quali uniche nel panorama organario italiano, di questo strumento, realizzazione mirabile della nota famiglia organaria Serassi.
L’organo felettese, costruito dai bergamaschi fratelli Serassi tra il 1824 e 1825, parte da un’idea iniziale il cui primo atto risale al 2 agosto 1819 e riguarda un “Ordinato” comunale di nomina dei priori che inizieranno un lavoro di indagine sulla presenza organaria in Canavese.
Questo alacre lavoro di ricerca, comparazione, studio finanziario, porterà alla realizzazione di un importante e grandioso strumento che, con i suoi 16 piedi a doppia tastiera, 64 registri distribuiti su 4 corpi corrispondenti a oltre 2550 canne dalle caratteristiche organologiche straordinarie, può ben essere definito “sontuoso”.
Nel corso della sua vita il nostro organo è stato più volte restaurato (forse, talvolta senza adeguata preparazione)
Tra il 2006 e il 2009 sono stati fatti gli ultimi ottimi lavori per ripristinare totalmente le caratteristiche foniche e meccaniche: vengono ricostruiti, seguendo scrupolosamente le metodologie e i materiali utilizzati all’epoca dei Serassi, i registri mancanti e le parti eliminate o modificate nel tempo.
Un risultato straordinario ancora più apprezzabile se, come successo sabato al concerto, entriamo in Chiesa per una volta come spettatori e, reclinando indietro la testa alziamo lo sguardo in alto verso il soffitto, dove statue e dipinti mai osservati prima, e forse mai veramente apprezzati, ci sorprendono per la loro presenza secolare, mentre ci lasciamo trasportare dalla musica ora solenne, ora suggestiva, ora virtuosistica, che ci induce alla contemplazione e alla meditazione.