(elisa moro) – Grande partecipazione di fedeli, nella Chiesa di San Maurizio a Ivrea, alla Santa Messa di lunedì 22 maggio, alle ore 18, memoria liturgica di Santa Rita da Cascia.
Una “doppia” festa, visto che ha presieduto la liturgia, nel contesto della novena di San Filippo Neri, Don Antonio Luca Parisi, viceparroco di Rivarolo Canavese e ultimo ad essere stato ordinato per la Diocesi, il 7 gennaio scorso.
Non è mancata la tradizionale benedizione delle rose, rito che ricorda un particolare episodio della vita della Santa, quando, sul letto di morte, aveva espresso il desiderio di una rosa del giardino dei suoi genitori, cosa che accadde, nonostante la stagione invernale.
Considerata da questo è da numerosi altri episodi la Santa degli impossibili, Rita da Cascia è modello di una vita pienamente vissuta: «donna, sposa, madre, vedova e monaca» – ha ricordato Papa Francesco – e insieme modello di vita più che mai valido anche oggi. «Le donne di oggi – ha auspicato Francesco all’udienza generale – sul suo esempio, possano manifestare il medesimo entusiasmo di vita e, al contempo, essere capaci dello stesso amore che ella riservò a tutti incondizionatamente».