Cresce più che nel resto d’Italia l’occupazione in Piemonte nel primo trimestre 2018, secondo le stime dell’indagine sulle forze di lavoro diffuse nei giorni scorsi dall’Istat ed elaborate dall’osservatorio regionale del mercato del lavoro. Tra gennaio e marzo il numero di occupati è infatti aumentato nella nostra regione di 43 mila unità, il 2,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, a fronte di una media nazionale di +0,6% (pari a 147 mila unità), mentre i disoccupati sono calati di 38 mila unità (-18,3% rispetto al primo trimestre 2017).
L’incremento degli occupati in Piemonte si distribuisce equamente per genere (20 mila sono uomini, 23mila donne) e interessa anche il lavoro autonomo (+18mila unità), che nel 2017 aveva segnato una significativa diminuzione. Sul piano settoriale, si osserva un calo in agricoltura e commercio, che registrano rispettivamente 13mila e 7mila occupati in meno, mentre la spinta espansiva arriva soprattutto dal terziario non commerciale (+48mila addetti, pari a +5,8%), ma presentano un saldo positivo anche le costruzioni (+11mila occupati, con un incremento del 9,8%), comparto che a partire dalla seconda metà dello scorso anno sembra essersi risollevato dalla precedente situazione di difficoltà e l’industria manifatturiera (+5mila unità, +1,1%), in recupero dopo la flessione dei trimestri precedenti.
“I dati – dichiara l’assessore al Lavoro Gianna Pentenero – vanno sicuramente valutati con cautela, trattandosi di stime trimestrali, che andranno verificate con l’andamento dei prossimi mesi, ma evidenziano senza dubbio il miglioramento del clima congiunturale in Piemonte e il rafforzamento delle tendenze positive emerse nel semestre precedente, con un recupero nei confronti delle principali regioni del Nord, nel 2017 più dinamiche della nostra. Restano, naturalmente, elementi di preoccupazione legati ad esempio alle diverse crisi industriali aperte, su cui l’impegno di questa amministrazione regionale è massimo”.
Anche la riduzione della disoccupazione, ampia e generalizzata, risulta in termini percentuali (-18,3%) la più elevata fra le regioni del Nord, dove il calo si è attestato mediamente intorno al 6%, rispetto a una media nazionale del 4,3%. L’andamento si riflette sul tasso di disoccupazione che scende in Piemonte all’8,4% (rispetto al 10,3% del primo trimestre 2017), mentre la media del nord d’Italia è del 7%, con la Liguria unica regione a superare la soglia del 10%, e quella italiana dell’11,6%.
Il quadro positivo è confermato anche dai dati sulle procedure di assunzione che nei primi tre mesi del 2018 mostrano un incremento di circa 20mila unità (+13,7%). Anche se a trainare la ripresa restano i contratti a tempo determinato. Guardando all’andamento delle singole province, le procedure di assunzione sono caratterizzate ovunque dal segno più, con l’incremento maggiore (+37%) nel Vco, seguita da Biella (+23,6%), Vercelli (+17,8%), Cuneo (+16,9%), Novara (+15,6%). Al di sotto della media regionale si collocano Torino (+10,3%), Asti (+12,8%) e Alessandria (+13%).