Dopo una lunga preparazione, complice il Covid-19 che li costrinse un anno fa alla rinuncia, finalmente Lalli e Renzo hanno potuto compiere il cammino di Santiago e ottenere, una volta arrivati alla cattedrale che contiene le reliquie di San Giacomo il maggiore, la compostela, il certificato di averlo completato. Ma l’esperienza di questo pellegrinaggio è certificata come autentica soprattutto nella mente e nel cuore.
Innanzitutto, un viaggio che suggella il cammino comune di 53 anni, senza contare gli anni del fidanzamento! Suggellare, cioè confermare definitivamente, convalidare l’amore con un gesto fatto di tante piccole pedalate regolari, quasi sempre in silenzio, guardando la bellezza della natura che incanta e stupisce. Il secco tavolato della Castiglia, con i campi di grano punteggiati dal rosso dei papaveri. Le dolci colline del Bierzo e le viti basse che agli italiani paiono bonsai. I verdi del paesaggio della Galizia dove, ai crocicchi, dominano i cruceiros, monumenti della devozione popolare che ricordano che nelle pene della vita il Signore cammina con noi.
Alla Cruz de Hierro, sui monti di Léon, anche loro hanno lasciato, come in un Esodo nuovo dal nostro Egitto di schiavitù, con gratitudine e senso di liberazione, le pietre dei dolori e delle difficoltà proprie, di amici e cari.
Poi gli incontri, discreti ed essenziali: spesso solo un “ola” oppure “ultreya” (“Andiamo avanti”). Un senso di comunione e solidarietà immediate, misteriose, che danno senso alla risposta: “et suseia” (“Andiamo più in alto”).
Arrivati alla fine, davanti alla maestosa cattedrale che accoglie i pellegrini nella Piazza dell’Obradoiro, la fatica e l’emozione diventano abbracci e sorrisi, tra sconosciuti uniti dal cammino compiuto e dalla meta raggiunta.
Manca un ultimo passo. Superare il portale barocco e ammirare il portico della Gloria, capolavoro medievale: chiesa terrestre e Gerusalemme celeste. L’apostolo Giacomo introduce al Cristo che ci aspetta, con sguardo sereno e pieno di pace.
Il viaggio della vita, soprattutto per chi si ama, è vivere insieme cielo e terra, sempre in cammino: Cristo che ci aspetta è la grande speranza che ci muove. Infatti alla fine del buen camino, si desidera continuare a camminare.
Un cammino che non finisca mai.