Il Canavese torna a mostrare il suo volto solidale e accogliente.
Oggi, giovedì 29 giugno, nel tardo pomeriggio arrivano a Chivasso 28 bambini e ragazzi ucraini che giungono in Italia nell’ambito del Progetto di Accoglienza Estiva 2023 dell’associazione Arca Solidale, che ha sede a Montalenghe.
“Ad oggi – dice il presidente Sergio Pero, a nome di tutto il direttivo – siamo tra le pochissime associazioni italiane (quattro in tutto) che sono riuscite, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Sociali, a riprendere i progetti di accoglienza, fermi dal 2019, prima per la pandemia e poi per la guerra. Non possiamo nascondere l’orgoglio nel veder concretizzato il lungo e complesso lavoro in Italia, e soprattutto in Ucraina, per far trascorrere una serena estate a questi bambini”.
Nel marzo 2022, stimolati e aiutati dal console onorario ucraino Dario Arrigotti, i membri di Arca Solidale avevano organizzato il primo autobus con destinazione Piemonte, che aveva recuperato i profughi ammassati al confine polacco.
Alla fine si era riusciti a ospitare, nella nostra regione, più di cento bambini, quasi tutti rientrati a fine agosto per poter riprendere, ove possibile, il regolare anno scolastico.
Successivamente Arca Solidale si è occupata di aiuti umanitari, principalmente destinati alle scuole nella regione di Chernihiv, allestendo quattro spedizioni e riuscendo a spedire oltre mezza tonnellata di materiale.
“Con l’attuale Progetto di Accoglienza – aggiunge il vicepresidente del sodalizio, Fabrizio Rimondotto – auspichiamo di riprendere con regolarità i percorsi di accoglienza terapeutica, sociale e sanitaria, che in tanti anni di attività, e grazie alle nostre famiglie accoglienti, ci hanno permesso di aiutare e dare concretezza di risultati ad oltre 250 bambini”.
Nella notte tra martedì e ieri alcuni minibus da Borzna e Kuchinivka (regione di Chernihiv) hanno trasportato i ragazzi a Kiev. Dalla capitale, sono poi partiti a bordo di un autobus, ieri nel primo mattino, alla volta del confine ungherese, per poi passare in Slovenia e infine giungere in Italia: un viaggio di oltre 32 ore, che viene svolto regolarmente – una volta a settimana – da una compagnia di trasporti ucraina, attraverso un percorso ben conosciuto e soprattutto lontano dalle aree di conflitto.
L’arrivo è previsto per il tardo pomeriggio odierno nel piazzale della Croce Rossa di Chivasso, dove sono attese le famiglie accoglienti, pronte ad abbracciare i bambini e ragazzi ucraini.
Redazione Web