Fu proclamato santo da Pio XII nel 1947. Rifulse per carità e bontà, rigettò gli onori mondani e si dedicò alla cura pastorale dei prigionieri e degli infermi e al ministero della parola e della penitenza. Da giovane non pensava alla vita religiosa.
Governò con giustizia e onestà il comune di Felizzano e quello di Cassine, nel Monferrato, dopo aver esercitato l’ufficio di avvocato fiscale ad Alessandria.
Decise di entrare nella Compagnia di Gesù nonostante i suoi trentaquattro anni.