Con i mesi di giugno e luglio è tornata “La partita con mamma e papà”, incontro calcistico che i detenuti nelle carceri italiane disputano insieme ai loro figli.
La settima edizione dell’iniziativa è stata organizzata da Bambinisenzasbarre in collaborazione col Ministero di Giustizia e si è svolta nell’ambito della campagna europea “Non un mio crimine, ma una mia condanna” promossa dal network Cope, che in Italia prende il nome di “Carceri aperte”.
Nella casa circondariale di Ivrea la partita si è giocata domenica scorsa: genitori in maglietta blu e figli in divisa gialla.
Erano presenti una quarantina di persone tra volontari, rappresentanti istituzionali, il sindaco Matteo Chiantore, l’assessora Gabriella Colosso, la direttrice della casa circondariale Antonella Giordano, il vicecomandante della Polizia penitenziaria, il garante comunale dei detenuti.
Abbiamo raccolto le impressioni dell’assessora Colosso, che tra l’altro ha le deleghe a lavoro e sviluppo economico, processi partecipativi, recupero e sviluppo delle periferie, politiche per l’integrazione.
“Entri come sempre – ci ha detto -, il silenzio regna e poi senti risate, vedi bambini che corrono, genitori che si tengono per mano. Un clima diverso, che ti fa andare verso quelle voci e allora ti trovi davanti tanti occhi: sorridenti, commossi, pieni di speranza per una affettività senza sbarre. La giornata della ‘Partita con mamma e papà’, ha riunito le famiglie, fatto sorridere i bambini e dato continuità a quel giusto e doveroso percorso di recupero e di reinserimento sociale che ogni detenuto deve poter fare”.
L’assessora ha sottolineato che c’è ancora tanto da lavorare sulla tutela del rapporto genitoriale, ma momenti come la “Partita con mamma e papà” riescono a rendere meno drammatico l’ingresso in carcere dei bambini, per garantire un rapporto con i loro genitori. “Un momento importante per chi è fuori – ha aggiunto –, qui diventa addirittura straordinario! Sono occasioni, queste, che intendiamo sostenere, come Amministrazione comunale”.
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Redazione Web
