Qualche curiosità sul Premio Strega? E’ giunto alla 72a edizione, è uno dei più prestigiosi premi letterari e viene assegnato a un libro pubblicato in Italia tra il 1° aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso; è promosso dal Liquore Strega e dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con Bper Banca e Fuis. L’edizione 2018 è stata presieduta da Paolo Cognetti, vincitore dello scorso anno, e, dal risultato della votazione di mercoledì 13 giugno, è emersa una cinquina di finalisti, selezionata tramite i voti di 400 Amici della Domenica, più 40 forti lettori proposti da librerie associate Ali e 20 voti collettivi espressi da circoli di lettura delle Biblioteche di Roma e da scuole e Università; a questi 460, dall’anno scorso sono stati aggiunti altri 200 voti di traduttori, studiosi e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero, per un totale di 660 aventi diritto.
I cinque autori e i relativi titoli finalisti sono: Helena Janaczek, “La ragazza con la Leica”, Guanda; Marco Balzano, “Resto qui”, Einaudi; Sandra Petrignani, “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg”, Neri Pozza; Lia Levi, “Questa sera è già domani”, e/o; Carlo d’Amicis, “Il gioco”, Mondadori. Chi si è presentato domenica scorsa al castello di Parella ha potuto conoscerli (salvo Marco Balzano, assente giustificato per malattia), in un incontro moderato da Sandro Petrocchi, direttore del Premio e organizzato da Vistaterra, in collaborazione con il Festival della lettura di Ivrea “La grande invasione” e con la Fondazione Bellonci.
L’evento rientrava in un tour che gli autori stanno compiendo in giro per l’Italia, e che consente loro di farsi conoscere meglio incontrando il pubblico e raccontando particolari della genesi e del contesto dei loro libri, e anche aneddoti curiosi.
Petrignani, ad esempio, ha sentito la necessità di scrivere il suo libro come impegno personale, per far riflettere una società che non prende posizioni. Ha saputo descrivere mirabilmente aspetti della personalità della Ginzburg e addirittura la sua casa nei dettagli, avendola personalmente conosciuta. Janaczek, al momento grande favorita per via dei voti ricevuti dalla giuria, ha esordito con un libro di poesie in tedesco, ma ha scelto di scrivere in italiano per amore verso la nostra lingua e il nostro Paese, in cui si è trasferita all’età di quindici anni. La sua protagonista, Gerda Capa, fotografa morta a 26 anni durante la guerra di Spagna, vive attraverso lo sguardo di persone che l’avevano amata in vita, in una unione di foto e parole.
D’Amicis ha scritto un libro particolare, in cui protagonista è il desiderio, declinato in un “ménage à trois” in cui i personaggi sfuggono al categorizzare ciò che ci circonda rendendolo banale. E infine Lia Levi, classe 1931, fresca vincitrice del Premio Strega Giovani 2018 (votato da studenti tra 16 e 18 anni, provenienti da 55 scuole tra Licei e Istituti tecnici), con il suo romanzo ispirato dalla storia del marito; lusingata dal premio ottenuto, argomenta che la storia – un ragazzo ebreo, genio mancato nella Roma soffocata dalle leggi razziali – è ancora attuale, ed è piaciuta grazie anche alla presenza di una mamma “cattivissima”.
Il vincitore sarà proclamato nella finale del 5 luglio a Roma, al Ninfeo di Villa Giulia.
Paola Ghigo