Musica, coppie che danzano sotto gli alberi del giardino del Castellazzo, risate, allegria.
Tutt’altra atmosfera rispetto a dicembre, quando il futuro dell’Auser era di colpo diventato incerto: domenica si sono festeggiati i 30 anni di attività e, al momento, le nubi paiono dissipate.
Restano i problemi di sempre: “reperire fondi, aumentare il numero dei volontari e dei soci e provvedere al più presto alla riparazione del tetto della sede di San Giovanni, da cui entra acqua” sottolinea Ilario, responsabile della sede.
Ma le difficoltà si affrontano con spirito nuovo, ora che è scongiurato “l’esproprio” dei locali di via Arduino, e il giardino viene pacificamente diviso con l’associazione Asso di Picche.
Ed ecco la presidente Lia Maggiolo ripercorrere i 30 anni di attività dell’Auser, realtà col delicato compito di far vivere insieme e meglio gli anziani: anche grazie alle domeniche danzanti (frequentatissime, e poco importa se non si danza, l’importante è uscire e socializzare), i laboratori, le gite sociali, gli spettacoli a Torino a prezzo agevolato.
Fondamentale, da sempre, è il lavoro di volontariato, con accompagnamento a visite ed esami specialistici di soggetti fragili e soli, impossibilitati a muoversi con mezzi propri. 30 anni, durante i quali si è ampliato il bacino di utenza – cui ora afferiscono anche la sede eporediese di San Giovanni e quelle di Borgomasino, Pavone, Salassa, Quincinetto, Valperga, Valchiusella e Vestignè –.
Momenti d’oro, in cui si è arrivati a 700 iscritti, fino al periodo nero del Covid, con il crollo delle iscrizioni.
I numeri per fortuna stanno risalendo, attestati oggi su più di 400 iscritti, grazie a una positiva campagna di tesseramento.
Ma i fondi sono sempre pochini, e gli 80 mila euro del Pnrr previsti “per la sede di San Giovanni” (ma, attenzione, da suddividere con altre associazioni) non sono una certezza.
“Teniamo a far sapere che anche il 5 per mille a nostro favore sarebbe una boccata di ossigeno” suggerisce la presidente.
Il sindaco Matteo Chiantore, il consigliere regionale Alberto Avetta, la vice sindaca Patrizia Dal Santo e l’assessore Massimo Fresc, intervenuti all’evento, hanno mostrato il loro apprezzamento per l’attività svolta negli anni dai volontari dell’associazione, assicurando il proprio sostegno.
Chissà che l’Auser Argento Vivo possa finalmente tirare un sospiro di sollievo.
p.g.
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Redazione Web