In questi ultimi giorni si è fatto un gran parlare delle ultime stime diffuse dall’Istat sulla povertà assoluta in Italia. Ricordiamo che per povertà assoluta ci si riferisce all’idea della semplice sopravvivenza: una situazione cioè nella quale la carenza di risorse a disposizione dell’individuo è così profonda che la sua stessa vita è messa in pericolo o, quantomeno, è condotta in condizioni disperate. Ebbene, nel 2017 si stimano rientrare nella fascia della povertà assoluta 1 milione e 778 mila famiglie italiane, in cui vivono complessivamente 5 milioni e 58 mila individui. Rispetto al 2016 il dato è cresciuto in termini sia di famiglie, sia di individui.

La Caritas diocesana di Ivrea conosce molto bene la povertà assoluta, perché ha modo di “toccarla con mano” quotidianamente. “Si pensi che a inizio 2018 le famiglie da noi assistite erano 380 e a giugno abbiamo giù raggiunto quota 405 – dice il direttore della Caritas diocesana Emiliano Ricci -: ciò significa che a fine anno, se le condizioni economiche continuano a peggiorare, potremmo raggiungere (ma non ce lo auguriamo) anche una popolazione di 450 famiglie assistite, per un totale di oltre 1300 persone”.
A conferma dei dati Istat Caritas porta la propria voce: “Siamo stati testimoni di una trasformazione della composizione sociale della platea degli assistiti”, ammonisce Ricci. Un collaboratore addetto alla distribuzione degli alimenti ci conferma che sono in aumento soprattutto gli italiani (Caritas assiste anche stranieri, anche extra-UE purché con i documenti in regola), il cui livello sociale di provenienza è andato progressivamente a comprendere l’ex media-borghesia, messa in ginocchio dalla crisi economica che ha falcidiato i posti di lavoro creando i cosiddetti “nuovi poveri”.

È importante sapere che c’è chi – come la Caritas, grazie al prezioso contributo di privati e ditte – da tempo e in misura crescente si occupa dei bisognosi di aiuto nel territorio, fornendo sostegno alimentare (con Mensa e cassette di generi vari), generi di vestiario, soluzioni abitative (dormitorio per senza fissa dimora, emergenza abitativa temporanea per uomini, per donne con bambini e per famiglie), aiuti economici (facendosi carico del pagamento bollette).

Istat ci informa di quanto il problema della povertà assoluta sia presente in Italia: con orgoglio Caritas diocesana, per quanto riguarda gli aiuti a Ivrea, risponde sempre presente!
Per chi desiderasse fornire anche un piccolo aiuto economico, il codice IBAN della nostra AGAPE onlus alla quale poter fare un bonifico detraibile fiscalmente è IT 79 Y 03359 01600 100000072252.

a.g.