Il Consorzio EurOPDX nato 5 anni fa per contrastare l’alto rischio di fallimento nei trattamenti oncologici e migliorare la gestione terapeutica dei malati di cancro, ha l’obiettivo di integrare le numerose raccolte di modelli di ricerca PDX e aprire la strada alla definizione di standard sperimentali condivisi. Il progetto è coordinato dall’Università di Torino. Recentemente ha ottenuto un finanziamento di 5 milioni di Euro dall’Unione Europea per costruire un’infrastruttura di ricerca che garantisca alla comunità scientifica l’accesso a modelli preclinici di cancro derivati da pazienti e per favorire nuovi approcci alla diagnosi e terapia del cancro.
EDIReX coinvolge 19 partners da 13 Paesi europei ed è coordinato dall’Università degli Studi di Torino; il team di ricerca è coordinato dal Prof. Enzo Medico, docente al Dipartimento di Oncologia presso l’Istituto di Candiolo e tra i primi promotori di EurOPDX e ha creato ed iniziato a sfruttare negli anni scorsi un archivio unico di più di 1500 modelli di cancro derivati da paziente, un’enorme biobanca che include la più vasta raccolta al mondo di PDX di cancro colorettale.
Il nuovo archivio diventa ora pubblico e fruibile, integrando la raccolta condivisa degli oltre 1500 modelli PDX individuati con le relative annotazioni molecolari e farmacologiche, al fine di facilitare la condivisione dei dati e la selezione dei modelli da parte degli utenti. Sarà inoltre incluso uno strumento innovativo per migliorare l’esperienza dell’utente attraverso la visualizzazione in 3D dei dati. L’accesso ai modelli sarà fornito attraverso sei strutture partner o “nodi” all’avanguardia: Università di Torino, Istituto di Candiolo; Università Cattolica di Leuven (Belgio); Netherlands Cancer Institute (Paesi Bassi); Università di Cambridge (Regno Unito); Istituto Curie (Francia) e Vall d’Hebron Institute of Oncology (Spagna).