Oggi rientro in servizio dopo una lunga vacanza: comprensibile che il 31 agosto non mi appaia tra i giorni più fausti. Nulla comunque in confronto con il 31 agosto 1888, quando il famigerato “Jack lo Squartatore” iniziò ufficialmente la sua triste carriera: Mary Ann Nicholls fu la sua prima vittima trovata a Buck’s Row, nel cuore di Londra.

In questo giorno del 1991 il Kirghizistan dichiarò l’indipendenza dall’Unione Sovietica in dissolvimento, mentre nel 1994 l’IRA dichiarò la “completa cessazione di tutte le operazioni militari” (annuncio di pace rivelatosi poi non rispettato, con il riaprirsi del conflitto il 9 febbraio 1996). Non possiamo poi non ricordare lo psicodramma collettivo del 1997 quando Diana Spencer, principessa del Galles, morì in un incidente stradale a Parigi per sfuggire ai paparazzi.

Ma ci sono anche altre notizie di migliore caratura: il 31 agosto 1920 venne trasmesso il primo giornale radio da Detroit (Michigan) dall’emittente WWM presso la stazione radio 8MK. Sempre in questo giorno ma nel 2006 la polizia norvegese recuperò i due quadri (L’Urlo e La Madonna) di Edvard Munch che erano stati rubati il 22 aprile 2004. Non ci resta che ricordare che il 31 agosto 1847, nasceva in Svizzera Ulrico Hoepli, mitico fondatore della Casa editrice che porta il suo nome: figura fulgida di un uomo instancabile nelle sue molteplici attività di editore, di libraio, di libraio antiquario, ma anche di cittadino attivo nella comunità milanese e nazionale.

Torniamo però al tema del rientro dopo queste vacanze tropicali. Dopo settimane passate a sciogliersi nel sudore, uscendo di casa mi assale un’aria fresca inizialmente piacevole… ma dopo tre minuti il freddo mi attanaglia la testa e le spalle. Rientro in casa e mi cerco la sciarpa e il cappello e la giacca. Mi fa strano dopo aver vissuto per lungo tempo in canottiera, pantaloncini e sandali dovermi vestire così per andare in ufficio! Le scarpe non le trovo e il tempo passa… allora prendo una terribile decisione estetica: quella di mettere i calzini, perché il freddo delle 7 del mattino potrebbe essere letale per la mia cagionevole salute e veneranda età.

Così bardato mi metto in auto e sono subito bloccato da un pullman di linea che ha incrociato un camion davanti al negozio di commestibili del paese, dove la strada è molto stretta. Attendo le mille manovre dei due mezzi e finalmente libero, mi lancio per raggiungere la città. Il traffico è molto rado, la vista delle Alpi appena illuminate dal sole è magnifica con la campagna resa verdissima dalla pioggia dei giorni scorsi. Entro in corso Vercelli e poi faccio la rotonda davanti a via Palestro per tornare indietro e imboccare il parcheggio di piazza Rondolino. Arrivato nella zona non a pagamento, mi squilla il cellulare: si tratta di una mia ex collega, che mi ha appena visto girare intorno alla rotonda. Provo a interloquire con lei mentre le parole faticano a sciogliersi in bocca, un po’ per il sonno un po’ per il freddo.

Mentre bofonchio cose casuali, mi sovviene il pensiero che neanche due settimane fa osservavo il Fiume delle Perle al tramonto con lo skyline di Ghuanzou mangiando vongole seduto ad un tavolino col mio nipotino. Quasi quasi mi vien da rimpiangere quell’atroce calura…