Svanita nel nulla dal 6 giugno, quando era uscita di casa: da allora si sono perse le tracce di Elisa Gualandi, cinquantaquattrenne dipendente del Comune di Torino in aspettativa, da poco trasferitasi nel paese all’imbocco della Valle Orco. La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per sequestro di persona, un atto “tecnico”, inevitabile per poter proseguire negli accertamenti. Ma la pista del sequestro viene seguita né più né meno che quella dell’allontanamento volontario, o di altre.
Da settimane, ormai, Carabinieri, Croce Rossa, Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco e volontari stanno procedendo nelle ricerche, finora inutilmente. Comunque inutili, per il momento sono stati gli appelli rivolti dalla mamma e dalla sorella di Elisa Gualandi attraverso gli schermi della Rai, durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”.
Si sa che i Carabinieri hanno interrogato un uomo, forse l’ultima persona ad averla vista prima che scomparisse: ma pare che le informazioni fornite non abbiano contribuito a chiarire il mistero di questa sparizione. Le indagini proseguono, e i familiari continuano a sperare di poter presto riabbracciare Elisa.