E’ il proprietario di oltre 200 videoslot sparse un po’ in tutto il Piemonte, oltre a ciò gestisce un bar nel Canavese dove, in un locale attiguo, ha installato una decina di slot; ingentissimo il suo volume d’affari, ma in buona parte nascosto al fisco. E’ quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino che, nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ivrea, ha denunciato un imprenditore di origine cinese, con “base logistica” nel Canavese, per l’occultamento e la distruzione della documentazione fiscale. I finanzieri del Gruppo Ivrea, che hanno condotto l’attività, attraverso minuziosi riscontri presso i clienti della società e i concessionari di rete della filiera del gioco legale, sono riusciti a ricostruire l’enorme volume d’affari della società gestita dal quarantenne imprenditore. Milionaria l’evasione fiscale accertata dagli inquirenti.
L’indagine in questione ha riguardato la totalità delle slot tutte riconducibili all’uomo, distribuite non solo nel Canavese e nella provincia di Torino, ma anche nel cuneese. Ora l’amministratore della società, che come detto è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Ivrea per reati fiscali, rischia anche il sequestro dei beni a lui riconducibili, per un valore corrispondente al profitto illecito conseguito, il tutto finalizzato alla successiva confisca. La tutela delle risorse dello Stato e degli enti locali, nonché il contrasto alle frodi alla pubblica amministrazione, sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza, che ricorda come l’evasione fiscale danneggia tutti i cittadini e fa aumentare i costi dei servizi pubblici.