La nona edizione di “Cultura a porte aperte” partirà sabato 23 e domenica 24 Settembre 2023, in occasione delle Giornate europee del patrimonio culturale.
Il programma prevede l’apertura straordinaria di monasteri, chiese, pievi, santuari e musei che fanno parte del circuito di “Città e Cattedrali”, un piano di valorizzazione di circa 600 luoghi d’arte sacra organizzati in itinerari geografici e tematici, fruibili in Piemonte e Valle d’Aosta, ideato da Fondazione CRT e dalla Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Oltre alle aperture dei siti, Cultura a porte aperte 2023 propone un calendario di attività e incontri culturali per i mesi autunnali, che mette al centro persone e comunità inclusive, con particolare attenzione alle capacità sensoriali e cognitive.
Protagonisti di “Cultura a porte aperte” sono le diocesi del territorio e gli oltre 2000 volontari culturali che nel corso di tutto l’anno garantiscono la fruizione e la valorizzazione dei beni ecclesiastici, luoghi carichi di storia e arte, organizzati in itinerari di visita geografici e tematici. I volontari sono un’importante espressione di cittadinanza attiva. Completa l’offerta la App Chiese a porte aperte, un sistema di apertura e narrazione automatizzate dei beni di arte sacra.
Molto ampia è l’ “offerta” preparata dalla Diocesi di Ivrea, che prevede ben otto appuntamenti
– leggi qui tutto il programma, i siti, gli orari, le modalità per prenotare –
Un posto di particolare rilievo, quello del Museo Diocesano, ubicato in Via Varmondo Arborio, nel palazzo ove un tempo aveva sede il Seminario Maggiore.
Il palazzo del Seminario Maggiore risale al XVIII sec. Sotto il porticato del cortile interno è stata murata una parte del mosaico presumibilmente appartenuto al pavimento del coro della primitiva cattedrale. Il frammento lungo 3,32 mt. ed alto 1,34 mt. è costituito da tessere policrome; nella parte di mosaico ancora visibile sono rappresentate quattro figure: filosofia, dialettica, geometria ed aritmetica. Nei locali del Seminario ha sede l’Archivio Storico Diocesano, detentrice dell’antico “Scriptorium” del VII e VIII secolo che dispone di oltre 27.000 volumi; particolarmente famoso il Sacramento di Warmondo del 1002.
Il Seminario Maggiore diventerà parte integrante del progetto per il nuovo Museo Diocesano che la Diocesi di Ivrea ha previsto di realizzare all’interno di un più ampio programma per il miglioramento del proprio patrimonio edilizio e culturale. I locali museali verranno realizzati con la ristrutturazione e l’ampliamento della palestra del Seminario Maggiore. L’edificio risale al 1965, anno in cui fu rilasciata definitiva autorizzazione alla sua realizzazione dal Comune di Ivrea e dalla Soprintendenza ai Monumenti per il Piemonte. L’edificio, costituito dalla palestra vera e propria e dall’annesso blocco servizi, fu edificato all’estremità Ovest del cortile del Seminario, dietro l’abside della Chiesa di San Nicola da Tolentino, lungo gli antichi bastioni della città. Il progetto prevede una riorganizzazione completa degli spazi interni della palestra, rendendoli funzionali alla destinazione d’uso museale; i locali espositivi saranno completati da un ampliamento a livello interrato, creando un nuovo ambiente direttamente connesso attraverso un tunnel esistente con gli interrati del Seminario Maggiore, che verranno utilizzati come deposito per il Museo. L’adiacente Chiesa di San Nicola, risalente all’anno 1605, sarà parte integrante del complesso museale, diventando parte del percorso di visita dello stesso. Esternamente verranno realizzati percorsi pedonali e aree verdi lungo il bastione, e l’area sarà collegata a Piazza Duomo attraverso l’attuale viale di accesso.
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Insomma, appuntamenti da non perdere per restare in contatto con la nostra Storia, condizione sicura di futuro, perché è sempre vero che non abbia futuro, chi non sappia fare memoria della propria Storia.
Ne riparleremo presto.