A poche settimane dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946, si snoda la vicenda della pellicola che vede per la prima volta alla regia Paola Cortellesi. La data è quella del primo voto a suffragio universale per scegliere tra Monarchia e Repubblica, e votano anche le donne fino a quel momento esseri invisibili all’interno di una società declinata al maschile tra le macerie del secondo dopoguerra.

Protagonista della vicenda è Delia (interpretata dalla stessa Cortellesi), donna sposata con tre figli: la sua famiglia è povera, vivono tutti insieme (anche il suocero Ottorino) all’interno di un sottoscala nel quartiere Testaccio a Roma. Suo marito Ivano è uomo incolto e violento, che spesso la picchia e ritiene che sia “normale” e sacrosanto umiliarla e mantenerla sottomessa.

La donna tenta di migliorare le condizioni economiche familiari con tanti lavori che cerca in giro nel suo quartiere, rammenda biancheria, ripara ombrelli, effettua iniezioni… poi tiene tutto pulito in casa e prepara i pasti quotidiani, ma nessuno ha mai uno sguardo di gratitudine nei suoi confronti. Solo la sua migliore amica Marisa ride con lei e la incoraggia, e forse un vecchio amico e suo spasimante che rivede da lontano.

Delia riversa tutte le sue speranze sulla figlia Marcella e spera per lei un matrimonio conveniente per aiutare il suo riscatto sociale.

Il film è girato in bianco e nero con la fotografia di Davide Leone che vuole riportarci agli anni del neorealismo; e poi sono presenti alcuni anacronismi musicali, ma tutti scelti con cura come le note appassionate di Lucio Dalla.

Possiamo pensarlo come un film dedicato alle nostre mamme, nonne o bisnonne a cui forse, anche solo in pochi momenti, è stato impedito di esprimere i propri desideri, dare voce ai propri pensieri. Un esercito silenzioso e spesso ignaro, che ha costruito l’ossatura sociale del Paese.

C’E’ ANCORA DOMANI
di Paola Cortellesi
paese: Italia 2023
genere: drammatico
interpreti: Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli
durata: 1 ora e 58 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, adatto a dibattiti